Alle preoccupazioni, già espresse da Legambiente e WWF, si aggiungono quelle del Comitato Assieme per il Tagliamento, che da 10 anni vigila sulla salute del fiume e dell'ambiente e ne promuove la valorizzazione. L'allarme del comitato riguarda gli effetti dello svaso della diga del Lago di Sauris e il conseguente danno arrecato, destinato a tradursi in un inevitabile degrado ambientale, paesaggistico ed economico.
I 50 mila metri cubi di fango, immessi nel Lumiei e nel Tagliamento, senza tener conto delle dinamiche fluviali, hanno seriamente compromesso i due corsi d'acqua, già ripetutamente interessati da prelievi e continue interruzioni del loro deflusso minimo vitale, con ripercussioni drammatiche sull'ecosistema e sulle specie ittiche presenti.
Vedi anche la RASSEGNA STAMPA
La vista drammatica dei pesci morti per asfissia e dell’ambiente rimanente del torrente dopo il danno creato dall’immissione dei 50 mila metri cubi di fango da parte dei tecnici della diga. Queste acque fangose si stanno riversando nel Tagliamento con danni all’ittiofauna e a tutto l’ecosistema ancora imprevisti.
Link utili: http://www.canyoning.it/procanyon/lumiei.htm
COMUNICATO STAMPA 22/2/2013
Il Comitato Assieme per il Tagliamento, allarmato per quanto sta avvenendo, chiede che:
- Sia fatta piena luce sulle responsabilità e sulle inadempienze degli
uffici ministeriali e regionali, che hanno consentito il superamento del
limite dei solidi in sospensione nelle acque dei due corsi, in misura
ben superiore ai 5-7 g/l, che rappresenta quella soglia di sicurezza, al
di sotto della quale si possono ancora limitare gli effetti negativi
sull'ittiofauna;
- di rimediare immediatamente alla presenza di limo sul greto del
Tagliamento, impedendo la discesa dei depositi lungo il suo corso. Non
sappiamo quanto le buche scavate, per trattenere e far decantare il
fango o gli enormi quantitativi d'acqua che da Caprizi si vorrebbero
immettere nel fiume per diluire il limo e farlo defluire a valle,
rappresentino una soluzione o quanto invece possano, a loro volta,
concorrere a compromettere ulteriormente l'ecosistema;
- che nell'asportazione del fango vengano applicate le specifiche
normative sulle terre e rocce da scavo o comunque quelle sullo
smaltimento dei rifiuti solidi che implicano ben precise azioni e cautele.
Il Comitato Assieme per il Tagliamento chiede inoltre che, visti gli
esiti disastrosi che ha avuto lo svuotamento accelerato del bacino
(destinato ad essere un esperimento pilota da estendere poi ad altri
casi...), si adottino soluzioni alternative e meno invasive, che tengano
in maggior conto lo studio delle dinamiche idrauliche e i possibili
effetti ambientali, coinvolgendo nella programmazione degli interventi
le diverse componenti tecnico-scientifiche e quelle ambientaliste.
il Presidente Franca Pradetto, esprimendo il pieno appoggio e sostegno
al Sindaco di Preone dr. Martinis sempre molto attento alla
conservazione dell'ambiente fluviale del Tagliamento, chiede un
intervento immediato per evitare, come ora sta avvenendo, che
elevatissime concentrazioni di fango nell'acqua possano portare a un
vero e proprio disastro ambientale su tutto il corso del fiume di cui di
questi tempi non abbiamo assolutamente bisogno.