ASSIEME PER IL TAGLIAMENTO
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Le casse di espansione

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Comunicati Stampa 2007:

COMUNICATO STAMPA 8/06/2007
Oggetto: Esito dell'incontro romano al Ministero dell'Ambiente

Ieri 7/6/07 la delegazione di Assieme per il Tagliamento accompagnata dall'onorevole Grazia Francescato ha incontrato alcuni funzionari ed esperti del ministero dell'ambiente in relazione al progetto preliminare delle casse di espansione recentemente approvato dalla giunta regionale.

"Si è trattato" - hanno affermato Franca Pradetto, Giuseppe Costantini e Maurizio Rozza << di una serie di incontri estremamente utili, che ci hanno permesso di capire che la procedura seguita dalla Regione FVG fa acqua da tutte le parti. Nei prossimi giorni, assieme agli altri soggetti coinvolti da anni nella battaglia contro le casse di espansione e ai legali , metteremo a punto le azioni da intraprendere. Fino a quel momento non scopriremo le nostre carte. Ci prepariamo - hanno concluso i membri dell'associazione - a dare battaglia a livello regionale, nazionale e comunitario>>

Per quanto riguarda i Verdi, l'onorevole Francescato ha annunciato che presenterà una interrogazione parlamentare e che analoga iniziativa verrà presa dai Verdi Regionali. << Ci sono tanti altri modi per proteggere le popolazioni a valle senza distruggere un bellissimo fiume come il Tagliamento>> - sostiene la parlamentare verde. Bisogna impegnarsi affinchè possano essere presentati progetti alternativi ai devastanti ed inutili "cassoni di Moretton". Nei prossimi giorni - ha proseguito la parlamentare - presenterò anche un esposto per fare chiarezza sul malfunzionamento degli impianti di aspirazione dell'acqua di Latisana in occasione dell'alluvione di qualche giorno fa. Questo giallo delle pompe va chiarito. Mi sembra veramente singolare la coincidenza del mancato funzionamento dell'impianto e del contemporaneo varo della delibera sulle casse. Che ci sia dietro una regia occulta o è semplicemente il fato crudele che si accanisce sul povero Moretton ? Dobbiamo capire - ha concluso la Francescato - a chi vanno addebitati i danni che Latisana ha subito.>>



COMUNICATO STAMPA 2/06/2007
Oggetto: Ronchis e Latisana sott'acqua.
Il Comitato Assieme per il Tagliamento denuncia la malagestione del territorio.

Le piogge di questi giorni sono state intense, ma non così eccezionali da provocare allagamenti disastrosi come quelli successi purtroppo a Latisana.

Colpa del Tagliamento? Assolutamente no, afferma Franca Pradetto Presidente di "Assieme per il Tagliamento" Associazione da sempre impegnata nel ricercare soluzioni efficaci al fine di garantire la sicurezza delle popolazioni rivierasche dal rischio alluvionale e punta invece l'indice accusatore sulla malgestione di quel territorio.

La bonifica del canale Fossalon, del 1936, con in fondo le idrovore del Coron che alzavano l'acqua verso il mare, aveva sempre garantito un drenaggio adeguato. Poi, negli anni '90, sono stati spesi venti miliardi di lire per il canale scolmatore Spinedo verso il Tagliamento. In fondo al canale una serie di pompe enormi. Ma il vecchio canale Fossalon, da anni senza manutenzione, è oramai ristretto, coperto di detriti e non scola più niente. Domenica scorsa alle nove di mattina, mentre la pioggia stava allagando tutto e nel centro di Ronchis c'era oltre un metro d'acqua, le nuove pompe dello Spinedo erano ancora inspiegabilmente spente. A fianco delle pompe, addirittura, le paratie per lo scolo naturale dell'acqua erano chiuse.
Ora ci viene raccontato, da qualche maggiorente locale, che questo impianto sarebbe sottodimensionato. E' lecito a questo punto, per qualsiasi persona dotata di un cervello, chiedersi quanto dovrebbe essere grande un miracoloso impianto che riesca a risolvere una emergenza senza essere messo in funzione; Ed è ancora più legittimo avere le risposte sul perché siano stati spesi venti miliardi di lire, dei contribuenti, per realizzare un impianto che sarebbe sottodimensionato dopo solo pochi anni dalla sua costruzione.
Purtroppo l'evidenza della malagestione del territorio grava ancora una volta sulla schiena di chi deve infilarsi gli stivali per liberare le proprie case dall'acqua!
Un argomento questo che sarebbe doveroso approfondire da chi di competenza, soprattutto per individuare eventuali carenze tecniche o responsabilità.

È evidente che le grandi alluvioni del '65 e '66 avvenute a Latisana non hanno insegnato nulla ai dirigenti politici locali e regionali che a quarant'anni di distanza da quelle tragiche giornate continuano a parlare di "grandi opere" come le casse d'espansione sul Tagliamento, tralasciando l'attuazione di qualsiasi azione concreta sul territorio, come le ordinarie manutenzioni dei fossi e dei corsi d'acqua, delle aree golenali ossia quelle azioni che pur non mettendo in moto il perverso giro di denaro delle grandi opere, hanno mantenuto all'asciutto per decenni i paesi della bassa.
La prima grande vera minaccia alla sicurezza delle genti della bassa, non è il Tagliamento come vorrebbero far credere alcuni personaggi politici, ma la malgestione del territorio.
Cosa sarebbe successo se, anziché un forte temporale locale, ci fossimo trovati ad affrontare una vera emergenza, una piena straordinaria del fiume?

Da quarant'anni si parla di opere sul fiume ma non si è fatto ancora nulla di quanto era possibile, necessario e doveroso per ridurre il rischio da una grande piena; E a questo proposito l'Associazione "Assieme per il Talgliamento" ribadisce la necessità che al più presto si diano inizio alle opere urgenti di consolidamento degli argini e alll'innalzamento del ponte della ferrovia a Latisana, alla pulizia del canale Fossalon e i canali di scolo, da anni senza manutenzione, e alla sistemazione del Canale Cavrato.

in tutti questi anni, non è neppure stato fatto uno studio per conoscere i parametri fondamentali del fiume, base di qualsiasi seria analisi idraulica.

Cosa si aspetta ad intervenire su questi fronti? Un'altra catastrofe come quelle del '65 e '66?
A.perT.


Comunicati Stampa 2006:

COMUNICATO STAMPA 11/04/2006
Oggetto: Visita dell'Europarlamentare Verde Sepp Kusstatscher in Friuli

Programma della visita dell'Europarlamentare Verde Sepp Kusstatscher in Friuli del  12/4/2006

Ore 15 benvenuto del sindaco di San Daniele, prof. Gino Marco Pascolini,  presso Villa Seravallo sede del nuovo Municipio di    ( San Daniele del Friuli);
Ore 15.30 escursione sul Tagliamento con il Comitato Assieme per il Tagliamento e  i Verdi del Friuli;
Ore 17.30 incontro con le istituzioni, le realtà produttive locali e le comunità presso la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli;
Ore 19.00 Incontro con i Verdi del Friuli presso la sala riunioni dell'albergo "Al Picaron" di San Daniele del Friuli;
Ore 20.30 Cena presso il ristorante "Al Picaron" di San Daniele del Friuli con i rappresentanti dei Verdi del Friuli, della Slovenia e della Carinzia.

Inoltre alle 20.30 presso il palazzo Sonvilla di San Daniele (piano terra) riunione del comitato con i Sindaci.

 

COMUNICATO STAMPA 25/03/2006
Oggetto: Un parco fluviale per il Fiume Tagliamento: una "grande opera" oltre la logica delle casse, verso una gestione moderna, trasparente e comune del Fiume.

 

COMUNICATO STAMPA 18/02/2006
Oggetto: "Assieme per il Tagliamento" ha incontrato il candidato del Centrosinistra a presidente della Provincia di Udine Giancarlo Tonutti

-Sabato 18 febbraio presso l´ecocomuseo di Ospedaletto l´Associazione "Assieme per il Tagliamento" ha incontrato il candidato del Centrosinistra a presidente della Provincia di Udine Giancarlo Tonutti. La preside Franca Predetto ha chiesto quale impegno e posizione il futuro Presidente intende assumere sul problema delle casse e se egli intenda dare continuità alla attuale posizione della Provincia di Udine che si è più volte espressa contro il Progetto ma che anzi è andata oltre firmando la petizione e finanziando lo studio per la messa a punto di un progetto alternativo alle casse stesse. I vari rappresentati della associazione, provenienti dai vari Comuni che dalle sorgenti alla foce si affacciano sul fiume, hanno sottolineato tutti i problemi che insistono sul bacino idrografico ed elencato le tante minacce che incombono su quello che a livello europeo è ritenuto il Re dei Fiumi alpini. Si è chiesto un impegno più forte per garantire il futuro equilibrio ambientale del Tagliamento attraverso l´applicazione delle numerose Leggi (circa 20 fra regionali e nazionali) che permetterebbero un minimo deflusso vitale delle acque al fine di evitarne la morte biologica. E´ stato sottolineato anche l´eccessivo prelievo delle ghiaie, svolto spesso in modo poco scientifico, soprattutto per soddisfare gli appetiti economici che ruotano attorno al business della ghiaia. Tale prelievo non ha risolto ma piuttosto aggravato l´equilibrio del fiume generando situazioni locali di pericolo con sovra-escavazioni, creazione di soglie e conseguenti fenomeni di erosione a valle dei punti in cui si è voluto intervenire in modo esagerato asportando intere fasce della vegetazione protettiva ripariale ed intere aree golenali.

Ma soprattutto si è più volte evidenziato che l´Associazione ha a cuore prima di tutto la sicurezza idraulica del fiume ed in particolare della popolazione di Latisana. Ma per fare questo, si è evidenziato che la Regione deve oggi tenere conto delle novità emerse dagli studi del prof. Todini, ingegnere idraulico presso l´Università di Bologna e de la Deft Idraulics Azienda leader mondiale in progetti per la messa in sicurezza dei fiumi. Insomma Moretton deve subito metter in atto gli interventi davvero urgenti e indispensabili per dare tranquillità alle popolazioni di Latisana: la sistemazione degli argini da Latisana al mare, quella del Canale Cavrato e la ripulitura degli argini della vegetazione (non fatta a casaccio, ma nei punti davvero necessari ossia di massimo attrito come nella stretta di Latisana- San Michele). Insomma tutti gli studi più recenti confermano che questi sono gli interventi davvero utili e necessari ma anche i meno costosi rispetto alle famigerate casse. Una volta messo mano a tali interventi si potrà facilmente concludere che le casse non servono più. La richiesta non è quindi quella di una chiusura preconcetta ma anzi di superare la posizione di rigidità così infruttuosa per tutti nella quale la Regione, attraverso il suo Assessore all´Ambiente Moretton si è avviata. Le casse non possono essere la prima cosa, ma piuttosto l´ultima, bisogna cambiare il calendario delle priorità e fare le opere solo se davvero necessarie e solo se non minacciano l´ambiente: se non violano le Direttive europee in materia ambientale esponendo il nostro Paese al pagamento di multe salate rendendo il fiume paradossalmente più pericoloso anche per gli stessi latisanesi. Tonutti da parte sua ha evidenziato che pur essendo la procedura di approvazione del Progetto delle casse un atto dovuto per la Regione, sarebbe più utile una posizione politicamente meno neutra e più coraggiosa da parte della stessa: Ciò permetterebbe di rallentare e non accelerare tale iter permettendo di acquisire tutti gli studi necessari a compiere una scelta davvero consapevole ed utile alla sicurezza del fiume e alla difesa dell`equlibrio ecologico ed ambientale. Tonutti ha anche affermato di essere molto sensibile alle sorti del Tagliamento e di avere anche sostenuto con la propria firma l´appello della Associazione. Ha inoltre evidenziato che è necessario avere la garanzia che le casse non vadano ad interferire con il sistema delle falde sotterranee minacciando, "come sembra possibile, il sistema delle Risorgive. Ha affermato che si attiverà per permettere di effettuare in tal senso tutte le verifiche necessarie. Tonutti ha aggiunto che le alternative individuate appaiono alternative di buon senso ma va verificato che, ferma restando la necessità della sicurezza, la strategia di contenimento debba essere multiforme e prevedere, oltre alla ripulitura nei punti necessari, un razionale prelievo di ghiaie, non secondo le necessità economiche, ma secondo quelle idrauliche.

Ha sostenuto che non ama le guerre di religione ma che se eletto si adopererà personalmente per facilitare l´incontro e la partecipazione di tutti i soggetti tenendo anche conto delle novità emerse. Non quindi una contrapposizione di Slogan "Casse sì, casse no!" ma soluzioni di buon senso che si possano condividere con le comunità coinvolte e tengano conto anche, se è davvero il caso, della possibilità di restituire al fiume ciò che al fiume era stato tolto permettendo l´allagamento delle antiche aree esondabili, anche allo scopo di rallentare l'onda di piena". considerando che, se tale eventualità si verifica con una frequenza così bassa (di 1 - 2 volte in un secolo) come dicono gli studiosi, ciò permetterebbe anche una facile indennizzazione degli eventuali danni alle colture. Tonutti alla fine della serata ha sottolineato che da questo incontro a cui hanno partecipato persone molto preparate sull'argomento ha imparato molte cose. E ha invitato il comitato a proseguire.

 

COMUNICATO STAMPA 10/01/2006
Oggetto: Casse di espansione: Moretton e il Direttore Generale Tutela del suolo aderiscono all'invito del Comitato Assieme per il Tagliamento a partecipare all'incontro pubblico sul Tagliamento del 12 gennaio.

Ci saranno anche l'Assessore Moretton e il Direttore Generale Difesa del Suolo del Ministero dell'Ambiente, ingegner Mauro Luciani, all'incontro pubblico: "Tagliamento:Cittadini, Comuni, Province, Regione e Ministero insieme per una scelta condivisa, in difesa della sicurezza delle persone e la salvaguardia dell'ambiente " che si terrà a Spilimbergo giovedì sera.

"Non sappiamo ancora se si tratta d una svolta, ma certamente è un ottimo segnale. Speriamo ora che tutti i partecipanti vengano all'incontro con la voglia di trovare una soluzione ragionevole che tuteli il fiume e gli abitanti, nello spirito di quanto da anni si fa ormai in tutta Europa " .

Così Franca Pradetto Battel, portavoce del Comitato Assieme per il Tagliamento, commenta l'accoglimento dell'invito da parte dell'Assessore Regionale Gianfranco Moretton a partecipare all'incontro pubblico in programma alle 19 di giovedì 12 gennaio presso la casa dello studente di Spilimbergo.

"Il titolo dell'evento" - continua la Pradetto - "rinnova il nostro invito ad aprire finalmente un dibattito serio sui temi oggetto di discussione, abbandonando le politiche fatte di slogan e demagogie che fino ad oggi hanno contraddistinto le affermazioni fatte sull'argomento molte pubbliche amministrazioni. "Crediamo sia già un successo del Comitato l'essere riusciti a mettere su un unico tavolo tanti soggetti diversi."

Oltre all'Assessore Moretton e al Direttore Generale del Ministero Luciani, parteciperanno infatti all'incontro: Arturo Soresi, Sindaco di Spilimbergo; Maurizio Rozza e Franca Pradetto del Comitato Assieme per il Tagliamento; il professor Ezio Todini della facoltà di ingegneria dell'univesità di Bologna; Paolo Menis, Consigliere Regionale; Loreto Mestroni, assessore all'ambiente della Provincia di Udine; Il Senatore Giovanni Collino, membro della quarta commissione permanente.

scarica locandina dell'incontro: Tagliamento: Cittadini, Comuni, Provincie, Regione e Ministero insieme per una scelta condivisa, in difesa della sicurezza delle persone e la salvaguardia dell'ambiente.
giovedì 12 gennaio ore 19 Casa dello studente di Spilimbergo.
vedi foto

 

COMUNICATO STAMPA 15/01/06
Oggetto:
Spilimbergo, confronto pubblico sulle casse di espansione
vedi foto

Si è tenuto venerdì 12 gennaio 2006 alle ore 19.00 presso la Casa dello Studente di Spilimbergo il tanto atteso confronto pubblico sulle casse di espansione.

L'appuntamento "Tagliamento: Cittadini, Comuni, Province, Regione e Ministero insieme per una scelta condivisa, in difesa della sicurezza delle persone e la salvaguardia dell'ambiente" organizzato dal comitato Assieme per il Tagliamento ha visto finalmente partecipare tutte le parti che da anni stanno discutendo sul famigerato progetto delle casse di espansione.

Ospite d'eccezione dell'incontro il Direttore generale della Direzione per la Difesa del suolo del ministero all'ambiente ing. Mauro Luciani, che nell'arco dell'intera giornata (prima a Udine in mattinata e poi in un tavolo di lavoro svoltosi in Municipio a Spilimbergo alle 16.00) ha avuto modo di confrontarsi con le varie parti che sostengono e che contrastano la realizzazione delle opere lungo il letto del fiume Tagliamento.

I lavori sono stati aperti dalle relazioni tecniche dell'ing. Ezio Todini, professor ordinario dell'università di Bologna, che ha esposto lo studio alternativo alle casse di espansione e Maurizio Rozza, membro del comitato "Assieme per il Tagliamento", che riassunto in un rapido escursus storico l'iter legale-amministrativo finora concretizzatosi e le richieste del comitato.

In particolare il prof. Todini ha evidenziato i dati su cui si basa il suo studio: i 4400 mc/sec quale soglia dell'onda di piena, lo stesso dato di riferimento su cui sono state progettate le casse di espansione.

Partendo da questo dato i calcoli del prof. Todini ribadiscono che senza interventi di sistemazione lungo l'intera asta del fiume, e in particolare degli argini nella zona in prossimità e a valle di Latisana, le casse di espansione sono inutili per la risoluzione dei problemi di sicurezza degli abitati lungo il basso corso del fiume. Tale tesi è stata anche confortata a novembre dalla presentazione dello studio della ditta olandese Delft Hydraulics, più volte citato durante la serata.

Maurizio Rozza ha invece portato l'attenzione sulle "anomalie" legali che si sono concretizzate in merito a questo progetto.

Non ultima la tanto discussa LR 14 del 2002, che permette di aggirare le prescrizioni delle direttive emanate dalla Comunità Europea in materia di tutela ambientale, evitando di applicare la normale procedura di VIA &endash; valutazione di impatto ambientale, chiudendo velocemente l'iter di approvazione del progetto già in fase di progettazione preliminare, ed evitando il coinvolgimento di soggetti non ritenuti competenti dalla Commissione stessa. Così facendo la Regione FVG elude di fatto la fase della valutazione preliminare delle alternative, di cui all'articolo 6 della Dir. Habitat 92/43/CEE e 5 del D.P.R. n. 357/97. Infine ulteriore anomalia è il fatto che il proponente, la Regione Friuli Venezia Giulia, che chiede la convocazione della Commissione regionale dei lavori pubblici, giudica se stessa! Queste considerazioni non sono state sollevate solo dal comitato Assieme per il Tagliamento e dal WWF, infatti "…la Commissione Ue ha alzato la guardia, avviando per la prima volta nei confronti di una legge regionale un'autonoma procedura d'infrazione, parallela a quella in corso contro la normativa statale. Il caso riguarda la legge regionale 14/ 2002 del Friuli Venezia Giulia. Ue contro Friuli…" (da Il Sole 24 ore, Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: EDILIZIA, TERRITORIO E AMBIENTE data: 2005-09-19 - pag: 46; autore: AZZURRA PACCES VALERIA UVA).

Maurizio Rozza ha concluso il suo intervento con le richieste che il comitato sta facendo da parecchio tempo alla Regione FVG:

•Che venga adeguato il piano stralcio (approvato con DPCM del 28/8/2000) agli obblighi imposti dalle norme comunitarie;

•Che la Regione abbandoni la procedura attivata in base alle L.R. 14/2002, in contrasto con le norme sulla trasparenza, partecipazione e pianificazione ambientale;

•Che venga conseguentemente attivata, con un tavolo tecnico partecipativo, la procedura di valutazione preliminare di cui all'articolo 6 della Direttiva Habitat 92/43/CEE;

•Che venga attivato un tavolo partecipativo, che coinvolga tutti gli attori del territorio ed i portatori di interesse, per pianificare seriamente la tutela degli abitanti e dell'ambiente, coerentemente alle strategie in atto in tutta Europa.

•Che il Ministero dell'Ambiente adempia al suo ruolo di sorveglianza sugli adempimenti previsti dalla Direttiva Habitat e dal D.P.R. n. 357/97 e sulle altre norme ambientali.

Molto atteso era l'intervento del vicepresidente della Giunta Regionale Gianfranco Moretton il quale ha subito messo in chiaro la sua posizione sostenendo che al momento attuale l'iter di realizzazione è ormai avviato e che da parte sua la regione non può interrompere una procedura già in essere, pena una possibile citazione per omissione in atti pubblici. Pertanto l'assessore Moretton è rimasto fermo su quanto da sempre sostiene: il progetto per la realizzazione delle casse di espansione deve andare avanti, mantenendosi però aperto ad un dialogo e un confronto con i vari soggetti per la ricerca di una soluzione quanto più condivisa.

Le conclusioni sono state tratte dall'ing. luciani che ha sottolineato l'importanza dell'incontro ringraziando gli organizzatori. Lo scopo della sua partecipazione era appunto quello di raccogliere quanti più dati possibili, in seguito all'incontro tenutosi a Roma da parte dei Sindaci che sono stati ricevuti dal Ministro all'ambiente Altero Matteoli il 12 dicembre 2005.

Si attendono pertanto aggiornamenti dal ministero che nei prossimi giorni comunicherà il risultato delle proprie valutazioni in merito ad un progetto che seppur ritenuto indispensabile dall'Assessore Moretton e dalla Regione FVG, sta incontrando sempre più la contrarietà dei cittadini, nonché i pareri negativi di importanti studiosi ed esperti di ingegneria idraulici di tutta Europa.


COMUNICATO STAMPA 29/01/06
Oggetto:
"l'Europa ha bisogno del senso civico di cittadini come Voi" queste le parole dell'Europarlamentare Verde Sepp Kusstatscher

che non ha voluto mancare all'invito dell' Associazione "Assieme per il Tagliamento" previsto per venerdì a San Daniele, ma che per le avverse condizioni metereologiche è avvenuto a Trieste ieri dove l'Europarlamentare è riuscito a raggiungere in treno la delegazione del comitato per alcune ore, molto presto però voglio venire personalmente a vedere questo fiume di cui ho sentito molto parlare e di cui mi sono particolarmente documentato.

 

L'ingegniere Costantini gli ha illustrato con l'utilizzo di sofisticati mezzi informatici, il progetto delle casse di espansione che la regione vorrebbe realizzare sul fiume Tagliamento, e lo studio alternativo proposto dal prof.Todini che è stato ampiamente confermato dalla Delf Hydraulics, Azienda leader mondiale in progetti per la messa in sicurezza idraulica dei fiumi

Il Presidente del Comitato Franca Predetto e il Consigliere Regionale dei Verdi Sandro Mez lo hanno aggiornato sullo stato attuale del procedimento avviato dalla Regione relativo alla legge 14, e sulla petizione promossa dal Comitato e sottofirmata da 12.000 cittadini, che è stata consegnata da una delegazione del comitato personalmente al funzionario della commissione petizione Kioto a Bruxelles il 13 luglio 05, il Progetto delle Casse continua Pradetto è oggi apertamente osteggiato da un amplissimo fronte  trasversale ed istituzionale a partire da molti comuni alle Province di Udine e Pordenone, Comunità Collinari e Montane al Distretto alimentare di San Daniele, fino  alle oltre 100 firme di Scienziati, studiosi ed esperti in idrogeologia fluviale che a livello europeo hanno sottoscritto il documento  in difesa del "Re dei Fiumi alpini" . Tutti ormai bocciano a gran voce il progetto delle Casse come inutile per la sicurezza e dannoso per l'ambiente. Aggiunge inoltre Franca sono stata presente a tutte le audizioni della quarta commissione ambiente in regione e ho potuto appurare personalmente che non esiste il consenso sociale, infatti incalza chi veramente è a conoscenza del tipo di progetto previsto, ha espressamente chiesto alla Regione di fermare questa famigerata opera e di trovare soluzioni alternative, al contrario l'Assessore Moretton nella sua conclusione finale avvenuta il 19 gennaio ha dichiarato nonostante tutto che il treno è già partito e che chiederà all'autorità di bacino una variante per costruire solo una cassa.

Ci sentiamo davvero presi in giro prosegue il gruppo, primo perché se il piano stralcio dove sono state previste tre casse, che si spera sia basato su calcoli idraulici seri, non potrà mai essere certamente modificato per volontà politica, secondo se il piano stralcio si può ancora modificare, cosa che fino ad ora sembrava impossibile, allora modifichiamolo con soluzioni più evolute ed adeguate dato il tempo trascorso dalla sua realizzazione.

Oltre a ciò si è sopratutto sottolineato come il Progetto della Casse, portato avanti dalla Regione, andrebbe a coinvolgere in pieno e a devastare  il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) "Greto del Tagliamento" con presenza di  4 habitat (di cui uno prioritario) e tre specie di interesse europeo ai sensi della Direttiva 92/43/CEE "Habitat"; inoltre sono presenti alcune specie avifaunistiche tutelate dalla Direttiva Uccelli tanto che lungo il Tagliamento e stata anche individuata un'IBA (International Birds Area).

Si è precisato quanto la Direttiva Habitat, in particolare, evidenzi che "qualsiasi Progetto", persino se concepito per la pubblica sicurezza, può essere attuato all'interno di un area SIC, solo qualora sia dimostrata la mancanza di reali alternative. Ed è a questo proposito, che si è voluto evidenziare che  le alternative, non solo sono già state individuate da esperti di fama mondiale, ma che esse dimostrano, calcoli alla mano, quanto il Progetto sia un opera inutile, dispendiosa e, fra tutte l'alternative possibili, sicuramente la peggiore perché, in assoluto, la meno sostenibile da un punto di vista ambientale. Il tutto è stato ampiamente sottolineato dall'Ingegner Costantini che ha evidenziato come la stessa Delf Hydraulics abbia dimostrato che sono sufficienti ma assolutamente urgenti ed indispensabili più semplici, meno dispendiosi ma capillari interventi utili a garantire la reale sicurezza della popolazione di Latisana. In sequenza: 1. la conclusione della diaframmatura e dell'innalzamento degli argini da Latisana fino al mare, 2. l'innalzamento del ponte della ferrovia a Latisana, 3. la pulizia dalla vegetazione degli argini all'altezza di San Michele al Tagliamento, 4. la sistemazione del già esistente Canale Cavrato per spezzare in due l'onda di  piena in Direzione della foce.

L'europarlamentare si è impegnato ad attivarsi per bloccare gli interessi definiti "affaristici". Ha evidenziato che ci sono tutti i presupposti per far intervenire la Commissione Europea, visto che il rispetto delle norme come la Direttiva "Habitat", la Direttiva "Uccelli" e la Direttiva "Acqua" non sono affatto facoltative, come alcuni politici lasciano intendere, ma obbligatorie da parte di tutti gli Stati Membri, visto che a causa delle Regioni inadempienti come Il Friuli Venezia Giulia, sono già state aperte alcune Procedure di infrazione a carico dell'Italia  per violazione di norme ambientali. Inoltre ha sottolineato come la Commissione può intervenire non soltanto con le multe, ma persino bloccando le Opere per le quali si evidenzi, come in questo caso, l'aperta violazione delle suddette Direttive. Sepp Kusstatscher si è complimentato con il Comitato è si è detto fiducioso poiché  ha evidenziato che finché i cittadini saranno sempre "presenti" nessuna violazione potrà mai essere messa in atto con l'avallo della Commissione europea che su queste vicende è sempre molto vigile. Il l'Euroarlamentare ha apprezzato anche il Sito Web che è appositamente predisposto all'indirizzo: "www.assiemeperiltagliamento.org" che gli permette di tenersi sempre aggiornato sugli sviluppi della situazione.

 


Comunicati Stampa 2005:

COMUNICATO STAMPA 13/11/2005
Oggetto: WWF EUROPEAN ALPINE PROGRAMME
Dalla Direttiva Quadro Acqua alla Gestione Integrata del Rischio Alluvionale
Esperienze in Europa a confronto, il caso Tagliamento ,
17 - 18 Novembre 2005
Salone del Consiglio della Provincia, Piazza Patriarcato 3, Udine