FORUM delle ASSOCIAZIONI
per la tutela dei " MAGREDI del CELLINA " del Friuli Venezia Giulia


COMUNICATI STAMPA - RASSEGNA STAMPA 2004
in aggiornamento: gennaio - febbraio - marzo

Da IL GAZZETTINO ON LINE di Sabato, 31 Gennaio 2004

WWF

SPILIMBERGO.«La Corte di giustizia Europea ha bocciato l'Italia sulla propria politica di protezione ambientale perché non ha individuato adeguate forme di tutela ad aree come i Magredi del Cellina S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria). In seguito al Decreto del presidente della Repubblica 120/2003, finalmente anche l'Italian Baja, la gara motoristica che si è svolta sui Magredi e che quest'anno prevedrebbe di raggiungere il traguardo finale nella città di Udine, dovrà essere sottoposta a valutazione di incidenza». Sarà questa la principale novità rammentata all'assessore all'ambiente Moretton nell'incontro con il WWF - si legge ina nota dello stesso Wwf - previsto per oggi in cui si discuterà di Magredi dei problemi da risolvere e delle proposte degli ambientalisti per evitarli.

«Nonostante questa gara sia una delle principali minacce per la conservazione dei Magredi , a causa di una normativa italiana non rispettosa della Direttiva europea "Habitat", nel passato la Regione ha permesso lo svolgimento senza alcuna valutazione di impatto ambientale - afferma Lino Centazzo responsabile WWF Pordenone - anche se il Ministero dell'Ambiente aveva richiamato la Regione all'obbligo del rispetto dei principi di prevenzione e precauzione. Ora, però, ogni equivoco è spazzato via con la nuova legge perché si pone l'obbligo di una preventiva valutazione di incidenza su ogni proposta di attività nelle aree protette».

E continua: «L'esperienza maturata negli anni ha confermato come ogni precauzione assunta in occasione delle manifestazioni motoristiche sia risultata inutile».

E ancora: «Ecco perché la Direzione Regionale dei Parchi, in occasione dell'ultima manifestazione organizzata nel settembre 2003, ha dato parere sfavorevole allo svolgersi della gara all'interno del SIC dei Magredi , e la Prefettura di Pordenone ne ha concesso lo svolgimento solamente ad una distanza di almeno 400 metri. «Resta ancora aperto il problema della salute pubblica arrecato dall'amianto, disperso ovunque dopo l'alluvione del 2002» denuncia il WWF.



 

Da IL GAZZETTINO ON LINE di Domenica, 1 Febbraio 2004
VIVARO
Vertice in Regione sull'Italian Baja Il Wwf dice no, ma Tavella non cede

Vertice ieri a Udine tra Wwf e Regione. Si è discusso di bonifica sull'amianto, ma anche della manifestazione Italian Baja. Tavella, l'organizzatore, non cederà.
Vivaro

L'associazione Wwf: «Non ci sono le autorizzazioni». L'organizzatore: «È tutto a posto»

«L'Italian Baja e le altre manifestazioni motoristiche che hanno come teatro il territorio magredile, a cavallo tra i comuni di Cordenons e di Vivaro, non potranno più essere disputate, perché per ottenere le indispensabili autorizzazioni servirà la valutazione di incidenza ambientale che, però, non potrà essere rilasciata, in quanto l'unica condizione per poter ottenere tale nulla osta è il ripristino dei siti attraversati dai veicoli, circostanza impossibile da realizzarsi per le peculiarità fisiche ed ecosistemiche di quel territorio».

A sostenere questa tesi è stato ieri il Wwf regionale nell'ambito di un incontro col vicegovernatore Gianfranco Moretton, nella sua qualità di assessore all'ambiente. Il componente dell'esecutivo guidato da Riccardo Illy ha preso atto della denuncia del sodalizio ambientalista, assicurando il proprio intervento per verificare l'iter che gli organizzatori dovranno seguire per ottenere le varie autorizzazioni dalla Direzione regionale dei Parchi, dal Ministero dell'Ambiente e dall'Unione Europea.

Altro argomento caldo è stato la bonifica dall'amianto del greto del Cellina. Il Wwf ha sottolineato i rischi per la popolazione, visto che le particelle cancerogene si sono disperse nell'ambiente già a seguito dell'alluvione 2002. Dal canto suo Moretton ha ribadito l'assoluta volontà della Giunta di intervenire per ripristinare una situazione di totale sicurezza, ma ha manifestato alcune perplessità sui tempi. Quindi nessun dubbio sulla necessità di bonifica, ma solo sulla tempistica di reperimento dei fondi necessari alla soluzione del problema.

Sulla vicenda dei presunti ostacoli alla disputa dei rally sui Magredi, è intervenuto ieri anche l'organizzatore dei principali eventi, Mauro Tavella, in partenza per Parigi proprio per promuovere la manifestazione del prossimo marzo.

«Mi corre l'obbligo di precisare - è il suo esordio - che nelle normative vigenti non c'è alcun diniego di transito o di effettuare manifestazioni motoristiche nelle aree Sic come i Magredi. La valutazione di incidenza ambientale riguarda soltanto interventi di pianificazioni territoriali, progetti edili e attività estrattive di inerti con relativa modifica del suolo. Se vi fossero le limitazioni citate dal Wwf anche l'esercito non potrebbe più organizzare alcuna esercitazione in quell'area, che, al contrario, continua ad essere fruibile per noi e per loro».

«A scanso di equivoci - conclude Tavella - ribadisco che l'Italian Baja, una manifestazione di caratura e fama mondiale, che tutti ci invidiano per la qualità dei veicoli e dei piloti in gara, si svolgerà regolarmente tra il 12 e 14 marzo prossimi e richiamerà, al solito, appassionati da tutt'Europa. Naturalmente, come già accaduto in passato, ci siamo già impegnati per il ripristino delle aree attraversate dal tracciato, nel pieno rispetto dei vincoli che le autorità competenti ci impongono».

Lorenzo Padovan

 

da Il Gazzettino del Mercoledì, 4 Febbraio 2004
MANIAGO: Venerdì in programma un incontro con il sindaco e i consiglieri regionali Alzetta e De Angelis

Italian Baja, Wwf vuole il parco
L'associazione ambientalista chiede di trasformare in area verde le zone di protezione speciale

Maniago

I magredi sono "zone di protezione speciale", trasformiamoli in un Parco. Lo chiede a gran voce la sezione Wwf di Maniago, che ha interpellato le autorità cittadine e regionali per fermare lo scempio dell'Italian Baja, la cui edizione 2004 è stata presentata ieri a Parigi, sui terreni magredi li che, oltre ad essere dei "Sic", ossia siti di importanza comunitaria, sono stati definiti dalla Comunità Europea come "Aree avifaunistiche importanti" (Iba). E a tal fine i responsabili del Wwf Maniago incontreranno venerdì, alle 18.30, nella sede municipale il sindaco Emilio Di Bernardo ed i consiglieri regionali Nevio Alzetta e Pio De Angelis.

«Le attività motoristiche che si praticano in questo territorio - afferma il Wwf Maniago - Italian Baja-Rally fuoristrada e di conseguenza l'emulazione spontanea non controllata che ne deriva, risultano essere incompatibili con le finalità di conservazione e protezione dell'ambiente».

«Un programma della Comunità Europea denominato 'Natura 2000' si propone il mantenimento all'interno dell'Europa di habitat caratteristici e diversificati - proseguono - al fine della conservazione della biodiversità e anche, per diretta conseguenza, dei luoghi che fungono da corridoio di passaggio per le specie migratorie. I nostri magredi , che ben rispondono a queste caratteristiche, sono stati inseriti nell'elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (Sic) per gli habitat che li costituiscono, nonché come "Important Bird Areas" (Iba), in un'area spaziale ben maggiore, per le specie avifaunistiche».

«Per effetto della seconda sentenza della Corte di Giustizia Europea - sottolineano - viene imposto l'obbligo di trasformare l'Important Bird Area (Iba), " Magredi di Pordenone", in Zona di Protezione Speciale (Zps) ai sensi della Direttiva Uccelli. Al di fuori dell'area Sic sono state tra l'altro identificate aree Iba già protette dall'articolo 4 della Direttiva Uccelli, pertanto l'area protetta è notevolmente superiore a quella precedentemente riconosciuta come Sic».

«Con tali presupposti - continuano - appare doveroso, da parte degli enti pubblici, un atteggiamento finalizzato alla conservazione e tutela dell'ambiente intesa anche, vista la particolare grave situazione, come tutela della salute umana».

Fabio Della Pietra

 

LETTERE da Il Gazzettino del 6/2
Cosa nuove che aprono alla speranza

In un'epoca come la nostra, piena ogni giorno, anche dal punto di vista mediatico, di disgrazie, di stragi, di fallimenti, in una parola di cose negative, e che sembrerebbe poter portare al più nero dei pessimismi, c'è anche qualche cosa nuova, che pare giustificare, non dico dell'ottimismo, ma almeno una visione meno scura del nostro futuro. Mi riferisco a cose che si leggono sul vostro giornale: a Pordenone 520 commercianti hanno deciso di abbattere barriere architettoniche che da tempo rendevano difficoltoso l'accesso ai disabili; sempre nella nostra regione qualcuno finalmente si oppone apertamente allo scempio dei Magredi ; e, nella nostra provincia, un sindaco chiede con forza alla Regione la bonifica dell'amianto che qualche incosciente ha sparso sulle grave del Cellina. Sono cose nuove, cose importanti, che aprono il cuore alla speranza.

Lucio Schittar - Pordenone

 

da Il Gazzettino del Venerdì, 6 Febbraio 2004
MANIAGO Nell'ambito del meeting convocato con la sezione del Wwf ecco le precise richieste alla Regione

Il Comune: «Giù le mani dai Magredi»
Il sindaco: «No a tutte le iniziative, compresa l'Italian Baja, che deturpano il nostro patrimonio»

Maniago

Il Comune di Maniago chiede alla Regione Friuli Venezia Giulia di revocare ogni autorizzazione a manifestazioni, quali l'Italian Baja, che deturpano i magredi e chiede, altresì, un impegno per la predisposizione di progetti specifici alternativi per valorizzarne le peculiarità anche ai fini turistici. Tali richieste saranno esplicitate dal sindaco Emilio Di Bernardo ai consiglieri regionali Nevio Alzetta e Pio De Angelis, nel corso del meeting previsto per oggi, cui parteciperà anche la sezione maniaghese del Wwf.

«Per quanto riguarda la parte di nostra competenza - afferma il sindaco Emilio Di Bernardo-, chiederemo alla Regione un impegno per una serie di proposte alternative riguardo i terreni magredi li, come ad esempio quella dell'istituzione di un parco intercomunale (soluzione prospettata nei giorni scorsi dal Wwf Maniago e, peraltro, già avanzata dallo stesso Di Bernardo un anno fa, ndr)».

«Ma pensiamo - prosegue - anche a progetti specifici, come quelli presentati dalla ex 4^ Comunità montana che aveva redatto in passato una serie di progetti per valorizzare il turismo nei magredi . Non è vero, come dice qualcuno, che nei magredi o si attirano i turisti con manifestazioni come l'Italian Baja o vi non si riesce. Il nostro è un invito alla Regione a non autorizzare manifestazioni di questo tipo, nonché a pensare a differenti percorsi per il transito di trattori o carri armati».

«Nessuna guerra di religione, però, contro l'Italian Baja - sottolinea il sindaco - ma pensiamo che i magredi debbano essere valorizzati in un'altra maniera. È vero, peraltro, che gli organizzatori hanno cercato di tener conto delle varie richieste, cambiando percorso. Abbiamo sempre ribadito ogni anno la nostra contrarietà a questa come ad altre iniziative, per cui non c'è nessuna particolare acrimonia contro l'Italian Baja».

Quale allora il problema di fondo? «Il problema di fondo - afferma il sindaco - è la compatibilità di queste manifestazioni con le caratteristiche e le peculiarità dei magredi . C'è sì la questione della bonifica dall'amianto, però per noi il problema è se talune cose siano compatibili o meno, sostenibili o meno con i magredi . Noi riteniamo assolutamente di no. Basta poco per distruggere la microflora che li caratterizza, con poi difficoltà enormi per ripristinarla».

«Bisognerebbe impedire qualsiasi tipo di aggressione alla peculiarità dei magredi , si tratti di Italian Baja, carri armati o trattori. Se continuano ad autorizzare manifestazioni di questo tipo - sottolinea - i magredi resteranno solo sulla carta, o nei musei, oppure sulle targhe stradali. Stiamo ripetendo da tempo gli stessi concetti fondamentali, ci auguriamo che questo divenga una coscienza diffusa, che la stessa comunità acquisisca il valore di ciò che ha, che va tutelato e reso spendibile con iniziative compatibili».

Nessun problema dunque a sostenere le tesi del Wwf. «Già il piano regolatore che abbiamo ereditato ed approvato nel '98 - conclude - stabiliva che tutta l'area magredi le era prevista come area di tutela paesaggistica europea, secondo particolari norme e vincoli, oltre al riconoscimento come siti di importanza comunitaria».

Fabio Della Pietra

 

da Il Gazzettino del Venerdì, 6 Febbraio 2004
OGGI IL VERTICE
Vertice sui magredi in Municipio. Alle 18.30 è previsto l'incontro tra i responsabili del Wwf sezione di Maniago, il sindaco Emilio Di Bernardo ed i consiglieri regionali Nevio Alzetta e Pio De Angelis. «Le attività motoristiche che si praticano in questo territorio - afferma il Wwf Maniago - Italian Baja-Rally fuoristrada e di conseguenza l'emulazione spontanea non controllata che ne deriva, risultano essere incompatibili con le finalità di conservazione e protezione dell'ambiente». I magredi sono "zone di protezione speciale", trasformiamoli in un Parco. Lo chiederà questa sera la sezione maniaghese del Wwf, che ha interpellato le autorità cittadine e regionali per fermare lo scempio dell'Italian Baja sui terreni magredi li.

 

da Il Nuovo Friuli n.141 del Venerdì, 6 Febbraio 2004

 

da Il Messagero Veneto del Venerdì, 13 Febbraio 2004

 

 

da Il Gazzettino di Domenica, 15 Febbraio 2004
MANIAGO Le finalità di studio e valorizzazione per preservare un habitat unico. Il problema della presenza dell'amianto
Magredi, un Centro internazionale
Il sindaco Di Bernardo lancia la proposta ai Comuni e al Comprensorio montano

Maniago

Uno studio di fattibilità per realizzare un "Centro studi internazionale sui Magredi " a Maniago e l'apertura di un tavolo di lavoro tra il Comprensorio montano del pordenonese, le Amministrazioni interessate e le Associazioni del territorio per organizzare eventi "compatibili" per la fruizione turistica delle aree magredi li. Queste le proposte avanzate dal sindaco della città delle coltellerie Emilio Di Bernardo a margine dell'incontro dei giorni scorsi con i rappresentanti del Wwf di Maniago ed il consigliere regionale di Rifondazione comunista Pio De Angelis.

«L'incontro dei giorni scorsi - esordisce Di Bernardo - aveva la finalità di verificare quali iniziative intraprendere per salvaguardare i magredi contro manifestazioni quali l'Italian Baja. Ribadisco, come ribadiremo nei prossimi giorni alla richiesta di parere inviataci dalla Prefettura di Pordenone, il nostro parere sfavorevole alla realizzazione dell'Italian Baja».

Una posizione contraria, quella dell'Amministrazione maniaghese, che non è per nulla una novità, e che la città delle coltellerie porta avanti sin dal primo mandato dell'attuale sindaco Di Bernardo. «Non solo per la questione dell'amianto - aggiunge - che comunque non è da sottovalutare, ma anche e soprattutto per la salvaguardia dei magredi in quanto tali».

«La tutela delle aree magredi li non ammette tentennamenti perché sono un habitat naturale unico. Quindi - prosegue - l'opposizione all'Italian Baja o altre manifestazioni analoghe è per il loro valore e le caratteristiche intrinseche, sulle quali qualcuno fa orecchie da mercante e finge di non sentire». Che il sindaco Di Bernardo si riferisca ad alcuni colleghi dei Comuni "interessati" al passaggio del Baja?
«Ovviamente noi dobbiamo dire dei no chiari a queste come ad altre iniziative - sottolinea - che andrebbero non solo a deturpare ma proprio a distruggere un qualcosa che solo noi abbiamo, unico a livello europeo e internazionale, e per il quale non basta poi dare delle prescrizioni, perché i tempi di ricostruzione sono lunghi».
Emilio Di Bernardo avanza delle proposte per la valorizzazione extra Italian Baja dei magredi . La prima «è quella di verificare nel corso dell'anno, per quanto riguarda il Comune di Maniago, l'opportunità di uno studio di fattibilità per realizzare un Centro studi internazionale sui magredi a Maniago, capace di sviluppare opere in informazione, sensibilizzazione, fruizione e promozione turistica dei magredi . Questo in linea col fatto che i magredi sono sottoposti a una tutela paesaggistica che ha riconoscimento europeo». «L'altra cosa è che sulla scorta - prosegue - di alcune proposte avanzate anche dall'ex 4. Comunità montana si organizzino delle iniziative di avvicinamento e conoscenza. Comprensorio montano, Amministrazioni interessate ed associazioni potrebbero già, in forma sperimentale e occasionale, realizzare iniziative compatibili per la fruizione turistica dei magredi ».

Fabio Della Pietra

 

da Il Gazzettino del Martedì, 17 Febbraio 2004
ITALIAN BAJA 2004 «Dovete fermare la corsa sui magredi»
Maniago
(f.d.p.) «La pratica sportiva in regione deve essere in armonia con il territorio». Lo ha detto l'assessore regionale allo sport Roberto Antonaz, intervenendo sull'edizione 2004 dell'Italian Baja. Una manifestazione sportiva che, però, ha già avuto il via libera, e che registra la denuncia del consigliere regionale di Rifondazione comunista Pio De Angelis, a margine dell'incontro nel Municipio di Maniago, tra lo stesso De Angelis, il sindaco di Maniago Emilio Di Bernardo e i rappresentanti della sezione maniaghese del Wwf.

- Consigliere De Angelis, come è andato l'incontro con il Wwf?

«È stato un incontro molto positivo, durante il quale si è avuto modo non solo di verificare i numerosi danni che le automobili provocano ai magredi , ma anche di prendere atto che gli uffici regionali, già lo scorso agosto, avevano espresso parere negativo contro lo svolgimento della gara dell'Italian Baja, e stupisce che si sia invece dato il via libera, nonostante tutto».
- Anche lei si schiera per la salvaguardia dei magredi e, quindi, contro l'Italian Baja?

«Intendiamoci, non sono contro le competizioni automobilistiche, anzi, ritengo che l'iniziativa sia importante e utile per le nostre zone, ma credo sia opportuno ricordare che i magredi , non sono il solito bosco, sono bensì una zona unica al mondo e che pertanto devono essere salvaguardati e difesi dai danni che possono essere arrecati da auto, moto o carri armati. Dobbiamo pensare a un diverso utilizzo dell'area, che non può certo essere quello di pista per fuoristrada o carri armati. In più, c'è anche un altro problema, che non è trascurabile e cioè quello dell'amianto. Ho avuto modo di constatare personalmente che alcuni cumuli di amianto, coperti da appositi teli sono stati rotti da auto che ci sono passate sopra e questo è veramente pericoloso per la salute di tutti».
- In concreto, lei cosa intende fare in qualità di consigliere regionale?
«La prima cosa è cercare di far firmare la petizione predisposta dal Wwf dal maggior numero di consiglieri regionali e poi, organizzerò un incontro tra il Wwf, l'assessore Marsilio ed il presidente della commissione ambiente Fortuna Drossi, per verificare assieme le soluzioni al problema. La corsa sui magredi va fermata, ma si può vedere se è possibile trovare percorsi alternativi, non impattanti dal punto di vista ambientale».

 

 

 

da Il Gazzettino del Mercoledì, 18 Febbraio 2004
IN BREVE VIVARO Cesaratto attacca Antonaz
(lor.pad.) - Dopo aver letto le esternazioni dell'assessore regionale allo sport Antonaz contrario alla disputa di manifestazioni motoristiche nei Magredi , il sindaco di Vivaro, Ezio Cesaratto, precisa la propria posizione: «Temo che l'assessore non conosca la realtà di cui sta parlando. È vero che nei circa 800 ettari delimitati dall'Unione europea come zona Sic da dodici anni si svolge l'Italian Baja, manifestazione di fama mondiale, ma è altrettanto vero che da più di quarant'anni tutti i lunedì, mercoledì e venerdì della settimana l'esercito svolge le proprie esercitazioni che, se ultimamente sono diventate meno intense ed impattanti, un tempo, con la partecipazione dell'Aeronautica, erano davvero devastanti». «Di più: mentre i rally si svolgono lungo piste ben delimitate, i mezzi cingolati scorrazzano a piacimento».

 

da IL Messaggero Veneto del 19/2/2004

 

 

da Il Gazzettino del Giovedì, 19 Febbraio 2004
I Cittadini per il presidente hanno consegnato in Regione una interpellanza per bloccare i fuoristrada sui Magredi
Italian Baja, s'allarga il fronte del no
Moretton: «Non possiamo prescindere dai danni all'ambiente causati nelle gare precedenti»

Si allarga il numero di consiglieri regionali, sindaci e Associazioni che hanno alzato il fronte contro l'Italian Baja, la tappa pordenonese della Coppa del mondo per fuoristrada, organizzata da Mauro Tavella che a metà marzo dovrebbe entrare in pieno nella zona dei Magredi . Dopo Roberto Antonaz, Pio De Angelis, Nevio Alzetta, il Wwf, i Verdi e il sindaco di Maniago Emilio Di Bernardo a prendere ora una posizione chiarissima contro lo svolgimento della manifestazione sono il capogruppo dei Cittadini per il presidente, Bruno Malattia e il consigliere pordenonese Piero Colussi. E per dare ancora più forza all'iniziativa hanno presentato una interpellanza con la quale sollecitano il parere negativo della Regione in merito allo svolgimento della gara sui Magredi del Cellina.

Nel documento i due consiglieri affermano di condividere le motivazioni che da più parti sono stata addotte per contestare la manifestazione, non ultimo il fatto che l'Unione Europea ha disposto la massima protezione per i Sic, (siti di importanza comunitaria) denominazione che comprende anche i Magredi . Colussi e Malattia nella loro interpellanza fanno presente che "i procedimenti sanzionatori, amministrativi e penali, insorti nelle precedenti edizioni della gara dovrebbero imporre alla Regione una puntuale verifica - in regime di autotutela - sia sull'eventuale definizione degli stessi, sia sull'osservanza da parte dell'organizzazione delle prescrizioni allora dettate con particolare riguardo agli obblighi di ripristino imposti anche dal prefetto".

C'è la concreta possibilità, insomma che il fronte che si è messo in moto questa volta possa veramente fermare la gara, anche se già in altre occasioni, pure in presenza di un parere contrario degli uffici regionali ma con l'autorizzazione della giunta, l'Italian Baja è arrivato in fondo. E mentre il consigliere Colussi stalavorando ai fianchi l'assessore Enzo Marsilio per cercare di strappare il diniego, in campo scende anche il vicepresidente Gianfranco Moretton. Se da un lato, infatti, l'ultima parola spetta al Prefetto è altrettanto vero che il passaggio fondamentale sarà quello della giunta regionale. «C'è subito da spiegare - attacca il vicepresidente nonchè assessore all'Ambiente - che la competenza è della Direzione Parchi e Foreste e quindi del collega Marsilio, però non si può certo dimenticare che le passate edizioni di quella gara hanno creato diversi problemi sotto l'aspetto ambientale. Ritengo che in questa occasione sarà vincolante per l'esecutivo il parere degli uffici. E il percorso delle autorizzazioni dovrà per forza di cose partire dagli aspetti negativi sul fronte ambientale che sono stati causati dalle precedenti edizioni». Se non è un no, poco ci manca. Ancora un dato: gli organizzatori, pur non avendo presentato nulla di ufficiale in Comune, ritenevano, come è già accaduto in passato, di far partire i mezzi dal centro di Pordenone. Una soluzione che l'amministrazione comunale aveva già bocciato senza appello. Come detto, però, non è arrivata alcuna richiesta formale in questo senso.

Resta un problema per il fronte del "no". Nei giorni scorsi, infatti, il presidente della giunta regionale Riccardo Illy rispondendo ad una domanda posta dal direttore di Telepordenone su questa questione, non era sembrato particolarmente ostile alla gara sui Magredi .

Loris Del Frate

 

da Il Gazzettino del Giovedì, 19 Febbraio 2004
Un'interpellanza in Regione per bloccare l'Italian Baja è stata presentata dai Cittadini per il presidente
A rischio il rally sui magredi
L'assessore all'Ambiente, Moretton: «Non dimentichiamo i danni già fatti»
Pordenone
Si allarga il numero di consiglieri regionali, sindaci e Associazioni che hanno alzato il fronte contro l'Italian Baja, la tappa pordenonese della Coppa del mondo per fuoristrada che a metà marzo dovrebbe attraversare in pieno la zona dei Magredi . Dopo Roberto Antonaz, Pio De Angelis, Nevio Alzetta, il Wwf, i Verdi e il sindaco di Maniago Emilio Di Bernardo a prendere ora una posizione chiarissima contro lo svolgimento della manifestazione sono il capogruppo dei Cittadini per il presidente, Bruno Malattia e il consigliere pordenonese Piero Colussi. E per dare ancora più forza all'iniziativa hanno presentato una interpellanza con la quale sollecitano il parere negativo della Regione in merito allo svolgimento della gara sui Magredi del Cellina.

 

 

Parma, 20 febbraio 2004
Italian-Baja: PROTESTA L.I.P.U. NAZIONALE
Il Presidente della LIPU Dr. Giuliano Tallone scrive agli Assessori Moretton e Marsilio ed al Presidente Illy: "no all'Italian Baja - sì a norme per IBA e Natura 2000"

Oggetto: autorizzazione allo svolgimento della gara Italian Baja nel territorio dei Magredi di Cellina

Signori Assessori,

> scrivo Loro in qualità di Presidente della LIPU - associazione per la protezione della natura, partner italiano di BirdLife International (network mondiale di ONG che conta più di 2 milioni di soci) - per portare alla Vostra attenzione l'esigenza di adottare urgenti azioni per la salvaguardia del sito naturale dei Magredi del Cellina. Tale esigenza è indifferibile in vista dei gravi danni che verrebbero arrecati al sito nel caso dovesse essere autorizzato lo svolgimento della prossima gara di fuoristrada Italian Baja.

Secondo le informazioni a nostra disposizione, il percorso dell'Italian Baja 2004, gara prevista per il 12-13-14 marzo prossimi, sarebbe stato proposto per una parte all'interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) dei Magredi del Cellina.

Tale area è stata proposta come Sito di Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva Habitat (92/43/CEE) ed è quindi sottoposta ai vincoli previsti dall'articolo 6 di tale Direttiva (recepita in Italia attraverso il DPR 357 del 1997, successivamente modificato dal DPR 12 del 2003). In particolare, l'autorizzazione di qualsiasi attività potenzialmente nociva per gli habitat e le specie tutelati dalla Direttiva deve essere sottoposta a previa Valutazione di Incidenza. L'autorizzazione allo svolgimento della gara senza un'adeguata Valutazione di Incidenza si configurerebbe quindi come una palese violazione sia del diritto comunitario che di quello nazionale.

Si segnala inoltre che il SIC dei Magredi del Cellina fa parte di una più ampia area identificata come IBA (Important Bird Area) per la sua straordinaria importanza per la tutela degli uccelli ed in particolare delle specie tutelate dalla Direttiva Uccelli (79/409/CEE).

Numerose sentenze della Corte di Giustizia Europea hanno stabilito che, in assenza di strumenti migliori, le IBA vadano considerate come riferimento scientifico vincolante per l'attuazione della Direttiva Uccelli. Proprio sulla base della mancata designazione delle IBA italiane come Zone di Protezione Speciale (ZPS), l'Italia è stata condannata per violazione della Direttiva Uccelli (sentenza della CGE del 20 marzo 2003). La Commissione Europea ha recentemente avviato contro l'Italia la procedura per violazione della decisione della Corte, procedura che potrebbe portare in tempi brevi all'imposizione di pesanti sanzioni pecuniarie.

La perimetrazione delle IBA del Friuli Venezia Giulia è stata da tempo inviata alla Regione da parte della Direzione Conservazione Natura del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, assieme alla richiesta di designazione di tali aree come ZPS.

Va infine ricordato come ulteriori sentenze della Corte di Giustizia Europea abbiano chiaramente stabilito che le IBA non ancora designate come ZPS sono comunque soggette alle misure di salvaguardia previste dall'articolo 4 della Direttiva Uccelli.

Alla luce di queste considerazioni sono a chiederVi:

· Di non autorizzare lo svolgimento della gara Italian Baja all'interno del SIC dei Magredi del Cellina e di garantire che il percorso della gara non danneggi habitat significativi per la conservazione delle specie di uccelli per le quali è stata individuata l'IBA "Magredi di Pordenone".

· Di procedere tempestivamente alla designazione delle ZPS nei siti identificati come IBA, incluso il sito "Magredi di Pordenone".

· Di garantire l'effettiva conservazione di habitat e specie tutelati dai siti Natura 2000 nell'area dei magredi, impedendo lo svolgimento di attività distruttive, valutando attentamente l'impatto di qualsiasi Piano o Progetto suscettibile di tali impatti ed attivando le necessarie misure positive di conservazione.

. Di trovare una soluzione definitiva per lo svolgimento dell'Italian Baja garantendo che il ricorrente svolgimento della gara e le conseguenti "emulazioni amatoriali" non continuino ad arrecare danni al delicato ecosistema dei magredi e non contribuiscano al degrado dei siti tutelati dalle direttive comunitarie.

Certo di un Vostro positivo e tempestivo riscontro e restando a completa disposizione per eventuali confronti, porgo i migliori saluti e auguri di buon lavoro.

Parma, 20 febbraio 2004
Il Presidente della LIPU Dr. Giuliano Tallone

 

 

da Il Gazzettino del Venerdì, 20 Febbraio 2004
Non ci sono solo voci contrarie.
A difendere l'Italian Baja, la prova di Coppa del Mondo
riservata ai fuoristrada che a metà marzo dovrebbe graffiarei Magredi del Cellina, scende in campo Forza Italia. E in particolare il consigliere regionale Antonio Pedicini.
"L'Italian Baja - spiega - è tra le manifestazioni sportive più prestigiose della nostra provincia, un fiore all'occhiello, che va sostenuta. I colleghi Bruno Malattia e Piero Colussi (hanno presentato in consiglio una interpellanza per chiedere lo stop della manifestazionendr.) alzano un gran polverone per nulla e fanno più rumore e danni loro di tutti insieme i partecipanti alla famosa manifestazione motoristica". Pedicini si spinge oltre. "Circa i presunti danni all'ambiente evidentemente chi in questi giorni interviene o non conosce la reale portata della cosa o è in malafede. La gara si svolge in un luogo che da sempre è soggetto alla circolazione dei mezzi militari pesanti e di quelli dei cavatori della ghiaia. L'utilizzo di questi luoghi per lo svolgimento del percorso - va avanti il consigliere regionale di Forza Italia - non altera in alcun modo lo stato ordinario e non incide sull'ambiente. Le esperienze delle gare precedenti, peraltro, confermano un sostanziale rispetto dell'ambiente da parte degli organizzatori e dei partecipanti". Infine l'affondo. "Le autorità interessate - conclude Antonio Pedicini - sappiano distinguere i veri problemi dalle fobie motoristiche, nell'interesse dello sport della nostra provincia, ma anche per la promozione turistica e commerciale di cui il nostro territorio ha estrema necessità".

ldf

 

da Il Gazzettino di domenica 22 Febbraio 2004
Lite sull'Italian Baja - Business e ambiente
la disfida sui magredi Pordenone

In attesa della decisione della giunta regionale - cui spetta la decisione in merito all'impatto ambientale della gara - si alimenta la polemica relativamente alla manifestazione Italian Baja in questi giorni oggetto di forti contrasti. E il partito del business si confronta con quello dell'ambiente. Il presidente provinciale Ascom del Gruppo Albergatori, Giorgio Ivan, ricorda come tornino? polemiche sterili che non portano ad alcun risultato se non quello di perdere vere opportunità per la nostra provincia?. Ivan testimonia di una categoria? fortemente preoccupata per il danno economico che si potrebbe verificare in caso di annullamento della manifestazione ?: ?Gli alberghi - dice - dopo aver garantito all'organizzazione l'ospitalità alle persone, rimarrebbero completamente vuoti. Una vera beffa per un indotto economico che non va trascurato, specialmente in momenti come questi dove le nostre attività commerciali, soprattutto quelle legate al settore turistico, stanno vivendo un momento quasi drammatico privo, per altro, diogni stimolo di carattere promozionale ?.

Se l'Ascom pensa ai fatturati Vanni Tissino, consigliere nazionale di Sinistra Ecologista, pensa all'ambiente: ?Tra le tante ovvietà lette in questi giorni, spicca per la sua insensatezza l'opinione secondo la quale Italian Baja serve allo sviluppo turistico della nostra provincia e che di conseguenza tutti noi si debba essere in qualche modo riconoscenti.
Ritengo che sia vero esattamente il contrario: i magredi, con i loro paesaggi incantevoli servono agli organizzatori di questa gara, e quindi ai produttori di veicoli energivori, come passerella promozionale ed ottimo set cinematografico a costo zero (per loro) per la realizzazione di spot e filmati pubblicitari. Se lo Stato, ? riuscito ad imporre che nei pacchetti di sigarette compaiano evidenti scritte dissuasive, non si comprende perch? gli amministratori locali non debbano, per analogia, ostacolare (piuttosto che favorire) insensate gare il cui scopofinale ? solo quello di far incrementareil giÝ troppo grande, epericoloso per la salute collettiva, parco auto italiano?.

E-MAIL: pordenone@gazzettino.it

 

da Il Gazzettino del Mercoledì, 25 Febbraio 2004
MANIAGO Di Bernardo replica al primo cittadino di Vivaro, Cesaratto: «Prendo atto che la pensiamo in modo diverso»
«Solo scempi con l'Italian Baja»

Il sindaco:«Sono orgoglioso di essere considerato strenuo difensore dei magredi»Maniago
«Orgoglioso di essere considerato uno strenuo difensore dei magredi , contro gli scempi prodotti dall'Italian Baja, ma senza nessuna polemica personale». Lo ha affermato ieri il sindaco di Maniago Emilio Di Bernardo, commentando le esternazioni del collega di Vivaro, Ezio Cesaratto. «Essere annoverato tra i difensori dei magredi è per me un titolo di orgoglio, onore e merito - afferma Di Bernardo - il sindaco di Vivaro farà quello che vuole sul suo territorio col consenso dei suoi cittadini. Mi pare che nessuno abbia leso la maestà».

Sul primo cittadino Cesaratto. «Come cittadino esprime opinioni che non si possono pretendere corrette. Non sono io il sindaco di Vivaro. Prendo atto che la pensiamo diversamente su questa cosa - continua- , non capisco il senso della polemica tra istituzioni, anche perché l'ultima risposta la daranno Regione e Prefettura. Non ho nulla da dire al Comune di Vivaro che si gestisce come vuole, anche se non mi risulta che tra gli organizzatori ci sia anche il cittadino Ezio Cesaratto, mi risulta che organizzatore del Baja sia Tavella». Sulle accuse del sindaco di Vivaro in merito allo sminamento dell'area magredi le situata nei pressi dell'ex poligono del Dandolo. «Non riesco a comprendere, sono un po' lento di comprendonio - prosegue Di Bernardo -. Capisco un confronto e scontro con l'organizzazione o con la Regione, ma non capisco il senso e le finalità della polemica nei miei confronti del sindaco di Vivaro. Non devo far polemica con lui, non capisco questi appunti. I nostri Comuni sono molto vicini, devono continuare a collaborare come hanno sempre fatto. Prendo atto che sulla questione dei magredi la pensiamo in maniera diversa».

«E comunque, tra i difensori - dichiara - sono in buona compagnia e non da solo. Ci sono Antonaz (assessore regionale), Colussi e Malattia (consiglieri regionali), il Wwf, i Verdi».

E ancora i consiglieri regionali De Angelis e Alzetta (anche sindaco di Montereale Valcellina), e tanti altri ancora, tanto che il fronte dei no all'Italian Baja aumenta di giorno in giorno.

Fabio Della Pietra

 

da Il Gazzettino del Mercoledì, 25 Febbraio 2004
DUE GIORNATE "VERDI" CON I NO GLOBAL
MANIAGO. (f.d.p.) - Nasce la "Giornata nazionale dei Magredi ", una due giorni sull'educazione ambientale, sulla creazione di modelli di turismo ed economia sostenibile che si terrà in concomitanza con l'Italian Baja proprio all'interno dei Siti di importanza comunitaria (Sic). Sulla scorta del Forum Sociale Mondiale, che dal 2001 si contrappone al modello neoliberista della globalizzazione e si svolge in contemporanea al Forum Economico Mondiale di Davos, ecco che gli "altromondialisti" dei magredi scendono in campo. Sono i Verdi del Friuli Venezia Giulia che, in attesa di una risposta definitiva da parte della Regione, hanno ritenuto bene di attuare una forma di protesta "costruttiva". E nei giorni scorsi hanno depositato, presso la Questura e la Prefettura di Pordenone, la comunicazione di due giornate di rilevanza nazionale sull'educazione ambientale e la creazione di modelli di turismo ed economia sostenibile. Seguendo lo stile del Forum Sociale Mondiale, i no global dei magredi prevedono moduli di fotografia naturalistica "consapevole", educazione ambientale per bambini ed adulti, birdwatching, osservazione di anfibi e rettili. La sera di venerdì 12 marzo alle 20, presso l'auditorium della Regione a Pordenone, verrà presentata ufficialmente la proposta di Legge dei Verdi per i nuovi parchi regionali del Friuli Venezia Giulia, tra cui il parco dei Magredi

 

da Il Gazzettino Online del Giovedì, 26 Febbraio 2004
CORDENONS L'area interessata si estende per circa 20 chilometri quadrati. I trasgressori puniti con la multa
Il divieto salva solo l'Italian Baja
Il sindaco Del Pup ha emesso un'ordinanza che regola il passaggio di fuoristrada e moto

Cordenons : È vietato l'uso non autorizzato di fuoristrada, moto e quad in tutta l'area magredile del demanio militare rientrante nel territorio comunale di Cordenons.A stabilirlo è un'ordinanza emessa lo scorso febbraio dal sindaco Riccardo Del Pup, e che interessa a tempo indeterminato circa una ventina di chilometri quadrati. Si tratta di uno strumento importante, il primo emesso da un Comune con pertinenza nella area attraversata dai torrenti Meduna e Cellina, che interviene a disciplinare una prassi dannosa per la tutela ambientale cui la zona è soggetta e che ovvia in qualche modo al vuoto legislativo tutt'ora esistente da parte di Provincia e Regione.

La sanzione pecuniaria per i trasgressori è prevista dal Codice della strada e ammonta a 68 euro e 25 centesimi. Ad elevare le contravvenzioni saranno gli agenti di Polizia stradale, Polizia municipale, oltre ai militari dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Un ruolo determinante, seppur limitato alla sola segnalazione, sarà svolta anche dal Corpo dei Rangers.

Per l'attuazione dell'ordinanza si provvederà ora a collocare la segnaletica di divieto su tutte e tre le entrate nel territorio magredile comunale, con provenienza da San Quirino e Vivaro, da Zoppola e da Cordenons. «L'ordinanza - spiega il sindaco Del Pup - si colloca in linea con la politica scelta dall'Amministrazione comunale che, fin dal 1997, ha sempre sostenuto tutte le manifestazioni sportive che si sono svolte sul territorio, comprese quelle di rally, purché autorizzate e controllate». Tra queste si inserisce la concessione dell'uso della pista di motocross per la manifestazione annuale organizzata dal locale club motociclistico, e la stessa Italian Baja, la cui autorizzazione è stata firmata dal sindaco proprio il 18 febbraio e la quale anche quest'anno si terrà all'interno del demanio militare e con lo stesso percorso dell'edizione precedente.

«L'ordinanza invece - continua Del Pup - mira a contrastare la scorretta abitudine dei privati amanti del rally che, oltre ad essere estremamente pericolosa per i bagnati che d'estate popolano le sponde del Meduna, diventa dannosa anche per l'ambiente». «D'ora in poi - conclude - fatte salve le attività produttive e di escavazione, e il normale e corretto transito dei mezzi che raggiungono il torrente, nessuno potrà circolare liberamente con fuoristrada o moto senza una preventiva autorizzazione».

Milena Bidinost

 

da Il Gazzettino Online del Giovedì, 26 Febbraio 2004
IL CENTROSINISTRA
«Il rally non è un viatico di pubblicità»

Cordenons: (mi.bi.) Pur d'accordo con l'ordinanza che sanziona quanti si divertono con fuoristrada e moto a danno dell'ambiente, l'opposizione di centrosinistra vede in essa un atto d'incoerenza con la recente autorizzazione concessa dal sindaco ad una manifestazione di rally come l'Italian Baja, che anche se regolamentata, «finisce per avere ogni anno una forte ricaduta ambientale». Per le opposizioni (Margherita, Sdi, Insieme per Cordenons e Rifondazione comunista) il divieto dell'uso del territorio del Meduna-Cellina da parte di fuoristrada e moto andrebbe esteso anche alle manifestazioni regolamentate. Puntuale come ogni anno all'ultimo consiglio comunale il centrosinistra ha presentato un ordine del giorno teso a chiedere al sindaco e alle forze politiche che lo sostengono un voto di contrarietà all'Italian Baja. «E puntuale è stato il voto contrario - commenta Alberto Fenos di Insieme - motivato dalle solite ragioni miopi e contrarie al vero». Non corrisponderebbe a verità, secondo l'opposizione, che il rally rappresenti uno straordinario viatico di pubblicità per il territorio: «Fino ad ora - argomenta Fenos - lo ha pubblicizzato proprio a chi voleva divertirsi durante tutto l'anno, strapazzando con moto, quad e Jeep uno straordinario paesaggio che si deve invece tutelare». Non sarebbe vero, poi, che la manifestazione garantisce un introito per il commercio. «Nei giorni di gara - continua Fenos - nessuno ha mai visto negozi pieni di gente, ristoranti e hotel dell'hinterland pordenonese esauriti». Non è vero nemmeno, per il centro sinistra, che il Baja non procura alcun danni: «Da tempo tutte le associazioni ambientaliste si sono procurate documentazione attestante i danni che la gara provoca ai Magredi e soprattutto la prova della mancata osservanza alle prescrizioni imposte agli organizzatori della gara».

 


Pordenone, Giovedì, 4 marzo 2004
Comunicato stampa: forum ambiente della provincia di Pordenone

Oggi (04.03.04) presso la rimessa del parco Galvani di Pordenone si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa a contrasto del rally Italia-Baja sostenuta dal forum ambiente della provincia di Pordenone che si svolgerà nelle giornate del 12 e del 13 marzo nel sito di interesse comunitario (SIC) dei magredi.

Il consigliere regionale Verdi FVG, Alessandro Metz, ha ribadito come "l'iniziativa non sia una mera battaglia politica ma una dimostrazione di buon senso, un maniera diversa di vivere l'ambiente da dentro l'ambiente". Ha illustrato i due momenti fondamentali delle giornate.

"Il 12 marzo nella sera nell'auditorium regionale si terrà un incontro sviluppo sostenibile nei magredi, sul come vivere il SIC come opportunità e non come vincolo"
Il giorno 13 il forum terrà delle lezioni ambientali a tutti coloro che intendano visitare in loco: sono stati invitati i migliori fotografi naturalisti italiani, e sono sranno organizzati gruppi di studio per studenti di scuole elementari, medie e superiori che hanno aderito alla iniziativa.

Metz ha ribadito " la giunta non può sottrarsi davanti alle richieste della società civile ".

All'iniziativa hanno aderito associazioni locali come WWF, Legambiente, Green peace, ,Associazione naturalisti conrdenonesi,Lipu, Italia Nostra,Disobbedienti e Social Forum, A ruota Libera, verdi FVG, e molte altre associazioni, anche di altre regioni.
Il blocco della gara è stato pensato da tutte queste associazioni non come punto di arrivo ma come punto di partenza per ribadire la necessità di rispettare le direttive europee e rilanciare una politica di valorizzazione dei magredi.
Il forum ha inoltre chiesto apertamente un faccia a faccia pubblico e televisivo con gli organizzatori del rally motoristico per poter ricostruire un percorso intellettuale e giuridico che permetta ad entrambe le parti di presentare le proprie posizioni di fronte alla cittadinanza.

Mauro Caldana, (Associazione Naturalistica Cordenonese) ha ribadito durante l'incontro che in tutti questi anni c'è stato una lontananza della politica dalle questioni che riguardavano l'ambiente e che solo grazie alle iniziative dei singoli cittadini e delle associazioni il problema di sfruttamento motoristico dei magredi non è mai stato dimenticato. Afferma l'esigenza di regolamentare le attività motoristiche in regione, così come è stato fatto in altre regioni italiane, ma anche in realtà evolute dal punto di vista della tutela ambientale come Slovenia e Austria.

Pia Covre dei Verdi di Pordenone, infine, è intervenuta in modo netto sulla questione politica affermando che "è vero che la politica si è disinteressata di realtà come i magredi, anche perché esiste un forte personalismo da parte di certi politici i quali credono, una volta eletti di avere un mandato universale e di non dover rispondere alla cittadinanza e alla società civile delle loro azioni". Inoltre ha affermato che " il presidente della regione Illy, ora che è anche Comandante onorario della base Nato di Aviano, dovrebbe dare l'autorizzazione per correre la corsa dentro il recinto della base stessa, di modo che non si inquina, non si deturpa il paesaggio, non si reca danno all'ambiente più di quando non facciano già gli americani"

 

da Il Gazzettino Online del Venerdì, 5 Marzo 2004
La relazione dell'assessorato: «Magredi a rischio». Sit-in ambientalista aspettando Illy
Italian Baja, parere negativo
I tecnici della Regione contrari alla gara. Oggi la decisione della giunta

Pordenone - Sembra quasi un segno del destino. Già, perchè oggi la giunta regionale che il presidente Illy ha voluto si tenesse a Pordenone, dovrà per forza esprimersi sull'Italian Baja, la gara di fuoristrada che a metà marzo per tre giorni dovrebbe interessare i Magredi, zona ambientale di interesse comunitario. Tecnicamente non si tratta di una autorizzazione (la competenza spetta alla Prefettura), di fatto, però, il parere dell'esecutivo sarà vincolante. E a ingarbugliare le situazione (anche sotto l'aspetto politico viste le contrapposizioni) è il parere che la direzione tecnica dell'assessorato all'Agricoltura, Foreste e Parchi diretto da Enzo Marsilio (oggi assente) ha consegnanto a presidente e assessori. Non c'è la conferma ufficiale, ma a quanto pare quel parere sarebbe negativo. I fuoristrada, insomma, seppur nel rispetto del principio di precauzione, non sarebbero compatibili con l'ambiente dei Magredi.

C'è però una questione non da poco. In piedi, infatti, c'è ancora la delibera del maggio 2003 con la quale l'allora presidente Tondo autorizzò la manifestazione. Un parere contrastante, dunque, con l'attuale indicazione tecnica dell'assessorato. In questo senso l'esecutivo oggi dovrà per forza arrivare a un voto. Ci sarà infatti da annullare (o confermare) la precedente delibera. Di fatto si tratta dell'autorizzazione perchè pare evidente che la Prefettura conformerà il proprio parere a quello dell'esecutivo.

Loris Del Frate

 

da Il Gazzettino Online del sabato 6 marzo 2004

 

--> vedi l'incontro del 5/3/04 : Il WWf consegna 4000 firme agli assessori regionali Moretton, Sonego e Antonucci

 

 

da Il Gazzettino Online del Martedì, 9 Marzo 2004
La gara in programma da venerdì a domenica è stata sospesa dagli stessi organizzatori
L'Esercito blocca il rally
No del Comando al transito del "Baja" nella zona di valore comunitario

Pordenone - L'Italian Baja, la gara di fuoristrada 4x4 valida per il campionato mondiale che dall'11 al 14 marzo avrebbe dovuto interessare la zona dei Magredi, non si farà. La manifestazione, infatti, è stata sospesasine die. A comunicarlo ufficialmente è il responsabile dell'organizzazione, Mauro Tavella. «Abbiamo deciso - ha spiegato - di sospendere la gara perchè allo stato non ci sono le condizioni necessarie per poterla svolgere. Questo non significa che la prova non si farà in assoluto nella Destra Tagliamento. Ci metteremo in contatto con la Federazione che per la sua competenza valuterà la possibilità di una nuova data. Noi, invece, ragioneremo sul percorso».

Se non è un fulmine a ciel sereno, poco di manca. Dopo la riunione della giunta regionale dell'altro giorno, infatti, in cui non era stata presa una decisone, le possibilità che la manifestazione si potesse svolgere regolarmente erano cresciute di molto. Ieri mattina, invece, la doccia fredda. Da quanto si è appreso, infatti - e dalle dichiarazioni dell'interessato rilasciate a Telepordenone - ad intervenire è stata l'autorità militare, titolare dell'area. In pratica il Comando di Trieste, alla luce del parere negativo della Direzione regionale dell'assessorato Parchi e Foreste e soprattutto per il fatto che nel corso dell'ultima giunta non è stata confermata (ma neppure annullata) la vecchia delibera approvata dall'esecutivo Tondo che autorizzava la gara, ha negato l'attraversamento dei fuoristrada su quel tratto di Magredi che rientrato tra le zona di interesse ambientale comunitario. In pratica ha confermato l'autorizzazione per l'area sulla quale transitano i carri armati, ma non per il resto della zona. Una soluzione che non consente lo svolgimento della manifestazione anche perchè lunghi tratti del percorso e diverse prove speciali sconfinano nell'area vincolata dal rispetto ambientale. L'ultima beffa per Tavella - ha ricevuto il divieto a quattro giorni dalla bandiera a scacchi - è arrivata con il benestare della Prefettura per quanto riguarda le questioni legate alla sicurezza e al codice della strada. A togliere le castagne dal fuoco, dunque, dopo gli slalom della Regione è stata l'amministrazione militare, molto spesso messa sotto accusa proprio da una larga fetta di quanti hanno sempre contestato lo svolgimento dell'Italian Baja sui Magredi.

«Il danno è evidente - ha spiegato Mauro Tavella - e proprio per questo sono pronti tre procedimenti. Uno è penale perchè ci sono stati alcuni consiglieri regionali che hanno fatto riferimenti errati, fuorviati e diffamatori, uno è amministrativo, al Tar, perchè si esprima sulla validità della delibera approvata da Tondo, l'ultimo sarà invece civile con una richiesta di risarcimento danni». Come dire, insomma, che l'Italian Baja adesso prende un'altra strada: quella dei tribunali.

Loris Del Frate

 

 

da Il Gazzettino Online del Mercoledì, 10 Marzo 2004
VIVARO Oggi la conferenza stampa dell'organizzatore Tavella. Confermata la due giorni degli ambientalisti
La denuncia: «Magredi già spianati»
Il presidente Wwf Centazzo annuncia la presentazione di un esposto contro ignoti alla Procura


Vivaro - Alle 11 Mauro Tavella, presidente del Comitato organizzatore dell'Italian Baja, ha convocato una conferenza stampa sulla sospensione della manifestazione all'Hotel Cà Brugnera, nell'omonima cittadina. E già ieri non sono mancate altre prese di posizione dopo la decisione.

«Questa sospensione lascia interpretazioni diverse». Esordisce così Lino Centazzo del Wwf. Va subito all'attacco e denuncia un episodio verificatosi proprio domenica scorsa all'interno dei Sic. «Chi sono quegli ignoti che domenica mattina alle 7, nonostante il diniego del Comando militare del Friuli Venezia Giulia di Trieste, che era stato chiamato ad esprimersi dalla Brigata Ariete, hanno fatto spianamenti ricreando il percorso dell'edizione 2003 dell'Italian Baja? È già pronto un esposto contro ignoti che presenteremo in Procura e abbiamo anche documentazione fotografica».

«Noi siamo arrivati lì alle 9 - prosegue -, abbiamo trovato che dei lavori erano stati fatti sull'alveo, abbiamo visto anche una discarica abusiva proprio in corrispondenza del cumulo che gli ignoti avevano fatto. Arrivati all'osservatorio Ariete, abbiamo trovato altri spianamenti. Noi sentivamo il rumore del caterpillar, e giunti all'osservatorio c'erano dei mezzi in sosta. Il caterpillar era parcheggiato con la pala ancora sporca, aveva gli adesivi del Baja, e quindi era ovvio cosa era accaduto».

«Mentre il Comando di Trieste su richiesta dell'Ariete di Pordenone aveva predisposto quel parere negativo, qualcuno si era già mosso. Ho chiamato - spiega Centazzo - anche l'ufficiale che aveva firmato quel parere, ed ho appreso che gli ignoti lì non potevano andare. Invece gli spianamenti sono stati effettuati senza permesso. È gravissimo». Centazzo torna sulla questione della revoca annunciata dalla giunta Illy della delibera del 2003. «Spero che la giunta regionale mantenga quella parola, altrimenti sarebbe vergognoso».

E ricorda come a settembre 2003 il Baja del Cellina non si sia corso proprio perché. «La Direzione dei parchi aveva negato l'autorizzazione, dando parere sfavorevole in data 25 agosto. La delibera c'era già, è del 30 maggio. Il parere sfavorevole della Direzione dato ad agosto - spiega Centazzo - non aveva fatto correre la gara dentro il Sic, e il prefetto li aveva fatti correre a una distanza di 400 metri». Nel frattempo resta confermata la due giorni ambientalista nei magredi organizzata dai Verdi. Venerdì sera il dibattito all'auditorium della Regione a Pordenone, sabato alle 9 escursione naturalistica nei magredi: meeting point strada san Foca-Vivaro, dopo il ponte sul Cellina.

Fabio Della Pietra

 

mercoledì 10marzo 2004
COMUNICATO STAMPA - INVITO dei Verdi del Friuli Venezia Giulia

Dopo la sospensione dell'Italian Baja, i Verdi ritengono utile che si guardi avanti, verso le vere prospettive di uno sviluppo sostenibile e di una conservazione delle caratteristiche ambientali - uniche in Europa - dell'area.

In questo senso e nella logica dell'implementazione dei protocolli di Agenda 21 locale,  i Verdi del Friuli-Venezia Giulia hanno messo a disposizione del Forum per l'Ambiente della Provincia di Pordenone le proprie energie, competenze, strutture. Le iniziative programmate - nate in contrapposizione urgente con la manifestazione motoristica e programmate per il 12 e 13 marzo prossimi, sono state ricalibrate.

Venerdì 12 marzo, a partire dalle ore 20, si terrà una tavola rotonda - dibattito sul futuro dell'area. L'iniziativa del Forum è rivolta a tutti i soggetti - associazioni, enti, agricoltori, imprenditori turistici .... - che dovranno essere coinvolti nelle scelte future di programmazione e pianificazione dei Magredi.

Parteciperanno, con il ruolo di tracciare ipotesi di linee di azione, esperti nella pianificazione delle aree protette e del turismo sostenibile, naturalisti, esperti nell'agricoltura sostenibile. Verrà poi dato ampio spazio al dibattito.

L'iniziativa programmata per sabato 13 marzo verrà anch'essa ricalibrata, divenendo - da attività provocatoriamente contrapposta al Baja - il punto di partenza di un ciclo di attività "sul campo", parte integrante del processo di formazione delle proposte rivolte alle pubbliche amministrazioni che andranno  coinvolte nelle decisioni. Sabato 13 dunque, dalle ore 9, con punto di partenza nell'area immediatamente successiva al ponte sui Magredi della strada San Foca - Vivaro, si svolgerà un'attività escursionistica guidata da tecnici abientali orientata ad illustrare le valenze e le vulnerabilità del Sito di Importanza Comunitaria. L'iniziativa è aperta a chiunque voglia partecipare. 

Le classi di scuole che avevano aderito sono state dirottate all'escursione successiva, che si terrà nella prima settimana di aprile, consentendo di apprezzare maggiormente  anche le valenze floristiche dei magredi.

Cogliamo l'occasione per esprimere soddisfazione per il parere tecnico espresso dagli uffici della Regione.  Ci aspettiamo però ora - per chiarezza nei confronti di tutti, compreso il comitato organizzatore del Baja - che la Giunta Regionale revochi urgentemente la delibera  emessa a maggio 2003, che permetteva lo svolgersi dell'evento.

Riteniamo risibili e provocatorie le affermazioni, messe chiaramente in giro ad arte, secondo le  quali la sospensione della gara avrebbe pregiudicato l'economia turistica dell'area. Sarebbe veramente curioso credere che l'attività economica anche di un solo albergo possa essere condizionata da quattro giorni in cui esso riesca a riempire tutte le stanze.

Crediamo fortemente che sia urgente la creazione diun modello di turismo sostenibile possa creare sull'area un flusso costante di ospiti durante tutto l'arco dell'anno, con reali ricadute sotto il profilo economico ed occupazionale dell'area ( affittacamere, albergo diffuso , agriturismo, visite guidate, vendita di gadgets, ristorazione tipica, escursionismo in bicicletta e a cavallo ...). In questo senso la  bellezza  e l'unicità ambientale dei Magredi - se opportunamente conservate e promosse- possono costituire  un volano potentissimo.

Crediamo inoltre urgente ed improgabile che - proprio per impedire ulteriori danni e permettere l'osservanza delle norme europee e nazionali in materia di Siti di importanza comunitaria ,  venga ripristinato già nella collegata "ambientale" alla finanziaria  il divieto di transito a tutti i veicoli motorizzati - ad esclusione dei mezzi destinati alla conduzione agro-silvo-pastorale e alla vigilanza - in tutte le aree definite "IBA" (Important Bird Areas), ZPS (Zone di Protezione Speciale) e SIC (Sito di Importanza Comunitaria) della regione.

Per i Verdi del Friuli Venezia Giulia, Il Consigliere  Regionale Alessandro Metz
Il responsabile per le politiche ambientali, agricole ed il turismo sostenibile dei Verdi del Friuli-Venezia Giulia Maurizio Rozza

Per maggiori informazioni: 3497873203

 

 

OCCHI APERTI!

SABATO 13 MARZO '04
ore 9:00

GIORNATA NAZIONALE
DI ESCURSIONE NATURALISTICA
E VIGILANZA AMBIENTALE:
per scoprire i magredi
per denunciare i danni arrecati all'ambiente

Meeting Point: strada S.Foca - Vivaro dopo il ponte sul Cellina per una giornata all'aria aperta a piedi in bicicletta a cavallo e con ogni altro mezzo purchè non motorizzato od inquinante

Ormai da anni si svolge nei Magredi del Cellina-Meduna il Rally automobilistico "Italian Baja", una competizione che porta in quelle zone disturbo e danno per l'ecosistema, innescando i ben noti fenomeni di emulazione motoristica che continuano la devastazione durante il resto dell'anno.

I magredi sono stati dichiarati S.I.C. : Sito di Importanza Comunitario e I.B.A. (International Bird Areas): per la presenza di rare specie animali e vegetali i valori naturalistici in essi contenuti devono essere salvaguardati.

L'anno scorso la Regione ha dovuto riconoscere i danni provocati dall'Italian Baja e imporre agli organizzatori la riparazione degli stessi, cosa che non è mai avvenuta.

Disegno di C. Pisignano

Quest'anno la Giunta Regionale presieduta da Illy ha deciso di non decidere mentre il Servizio Regionale competente ha espresso parere negativo. Questo è un dato politico molto grave perché denota noncuranza per le importanti risorse del territorio, patrimonio di tutti, a vantaggio di quei pochi che dal Rally traggono profitto

Il nostro intento, oltre a quello di far conoscere questo ambiente naturale è di raccogliere quanta più documentazione possibile sulla devastazione ambientale provocata dall'Italian Baja da spedire al Ministero dell'ambiente e alla Comissione Europea!!!!

Per questo sarà necessario tenere gli occhi (e gli obiettivi) ben aperti: Portatevi tutti una macchina fotografica, o un binocolo, o una telecamera e, chi ce l'ha, il GPS

San Quirino - San Foca -Vivaro - Cordenons -Pordenone

FORUM AMBIENTE - PN mailing list

 

da il Gazzettino online del ven 12 marzo 2004
Il via libera nel giorno previsto per la gara. Intervento a Roma del sottosegretario Contento
L'Esercito riabilita il rally
Lo Stato Maggiore rivede la decisione del Comando regionale. Ma è tardi

Clamoroso! L'esercito, dopo aver di fatto indotto gli organizzatori a sospendere la gara, ora riabilita l'Italian Baja. Con un provvedimento arrivato da Roma che già ieri era sul tavolo del prefetto di Pordenone, il Comando generale dell'esercito ha ribaltato la decisione che era stata presa dal Comando regionale di Trieste e che impediva ai fuoristrada di poter correre in quella parte di Magredi interessati dal Sic, il sito di interesse comunitario. Con questa nuova autorizzazione Mauro Tavella, l'organizzatore della manifestazione, ora ha in mano tutti i permessi per poter far svolgere la gara motoristica. Non manca però la beffa visto che il provvedimento è arrivato proprio nel giorno in cui la bandiera a scacchi avrebbe dovuto far partire i fuoristrada. È chiaro, dunque, che la gara resta sospesa, almeno nelle date precedentemente indicate, ma è altrettanto ovvio che ora la Federazione, a fronte di questa clamorosa novità, potrà fissare un nuovo appuntamento. E a quel punto Mauro Tavella avrà il via libera. Scontato quindi anche il fatto che - appena verrà riaggiornata la data - le auto potranno utilizzare quel tratto di percorso che insiste sul sito di interesse comunitario.

Ma cosa è accaduto? Ad interessarsi del problema è stato il sottosegretario Manlio Contento. C'è subito da dire, però, che il deputato di An non ha esercitato alcuna pressione nei confronti dello Stato maggiore, ma ha "semplicemente" sollevato un aspetto fondamentale: la questione delle competenze. Come dire, insomma, che l'amministrazione militare su questa vicenda non ha alcuna competenza di carattere ambientale e che quindi non avrebbe dovuto addentrarsi in un campo che casomai spetta ad altri Enti. La tesi sostenuta dal sottosegretario è stata accolta dal Comando generale di Roma che a quel punto ha rivisto il provvedimento emesso dal Comando regionale. In pratica l'esercito, proprietario del sito magredile, hacancellato quella clausola che non consentiva lo svolgimento della gara sul sito "protetto", facendo presente che gli aspetti di carattere ambientale non sono di pertinenza delle stellette.
«Posso solo affermare - ha spiegato direttamente Manlio Contento - che sono felice che la vicenda abbia ripreso la strada corretta per quanto riguarda le competenze. I militari su questioni ambientali non hanno alcuna pertinenza. L'eventuale annullamento della gara è un atto politico che l'attuale giunta regionale deve assumersi - se lo ritiene opportuno - annullando con un voto la delibera della precedente amministrazione. Non è pensabile, infatti, scaricare ad altri Enti le responsabilità». Ma Contento apre un altro fronte. «È da valutare bene anche il parere espresso dalla Direzione dell'assessorato Parchi e Foreste. Ma questa è un'altra questione».

Il nuovo provvedimento riaprirà le polemiche, ma se la Federazione internazionale assegnerà alla gara una nuova data nel calendario ora l'organizzazione ha in mano i permessi. Almeno per il 2004. Ma un'altra "gara" potrebbe essere aperta nelle aule giudiziarie per la richiesta degli eventuali danni subiti.Loris Del Frate

 

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--> Valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) e Valutazione d'incidenza (sito reg.FVG)

-->
Regolamento direttiva 92/43/CEE conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. (agg. al D.P.R. 12/3/03 n. 120).

-->
INFORMATI SU COS'E L'AMIANTO

in aggiornamento: gennaio - febbraio - marzo 2004
 

L'ambiente a rischio

No all'Italian Baja

No all'amianto - No all'inquinamento

MAPPA
DEL SITO

I Magredi, le nostre praterie
Come si sono formati,aspetti geologici
Rete Natura 2000
Aree SIC e ZPS
Siti di Interesse Comunitario -SIC
Aree di Rilevante Interesse Ambientale
Aree della rete Iba
Aree di Reperimento
Biotopo "Magredi di San Quirino"
Bibliografia sui Magredi

il tracciato nell'area protetta
I sostenitori del Baja
Comunicati/rassegna stampa 2000
Comunicati/rassegna stampa 2001
Comunicati/rassegna stampa 2002
Comunicati/rassegna stampa 2003
Comunicati/rassegna stampa 2004
Video in REALVideo o Q.T.
Reportage:
I danni all'ambiente

Cos'è l'amianto

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