FORUM
delle ASSOCIAZIONI
per la tutela dei "
MAGREDI del CELLINA " del Friuli Venezia Giulia
COMUNICATI
STAMPA - RASSEGNA STAMPA 2000
da Il Messaggero Veneto di Pordenone del
15/11/2000
Appello dei docenti di geografia
Niente rally sui Magredi
La sezione provinciale di Pordenone dell'Associazione italiana insegnanti di geografia si schiera compatta contro le manifestazioni automobilistiche che si svolgono nella cosiddetta zona magredile. Nel mirino dei prof, in particolare, il Rally delle Grave e l'Italian Baja. «Sin dalla sua istituzione, l'Associazione italiana insegnanti di Geografia (Aigg) si è posta come obiettivo il far conoscere al mondo della scuola e alla società tutta le caratteristiche scientifiche e peculiari del territorio pordenonese. Per tale motivo ha promosso nel 1977 il 1° convegno di studi sul territorio provinciale (Magredi e risorgive nel Friuli Occidentale) nel corso del quale sono stati analizzati, in particolare, i magredi di Cordenons, San Foca, San Quirino e Vivaro». Sempre secondo quanto afferma Dirce Facchin, presidente della sezione pordenonese, «la zona dei magredi, che costituisce la parte prevalente dell'Alta Pianura pordenonese, è un tipo di paesaggio che conserva le caratteristiche di "avanterra alpino" con ricchezza di specie endemiche a relitti colturali pontico pannonici. La zona residua &endash; è scritto ancora nella lunga nota inviata dalla prof &endash; allo stato naturale è ridotta attualmente a pochi lembi "capisaldi o volanti biologici" importanti e fondamentali per un equilibrio dell'ecosistema, testimonianza di un patrimonio: naturalistico e culturale che non deve essere perduto &endash; a detta della Facchin &endash; ma merita di essere conservato e difeso. La zona magredile è una risorsa limitata, un bene da usare con oculatezza in funzione della sua conservazione, ma è anche un punto di riferimento per il mondo della scuola. Essa consente di studiare, conoscere il territorio scoprendone le origini dal punto di vista fisico, geografico, economico e prepara i giovani verso le scelte del suo utilizzo e trasformazione nel modo più consapevole ed utile per il benessere sociale. Le modificazioni ambientali socio economiche &endash; osserva ancora al proposito la professoressa di geografia &endash; realizzate al di fuori delle vocazioni territoriali sono destinate alla crisi di struttura fisica e sociale». Terminata la prolusione, parte il vero affondo. «Queste brevi considerazioni portano a concludere &endash; è la chiosa della presidente &endash; che la scelta di gare fuoristrada come il Rally delle Grave o l'Italian Baja non sembra essere la più consona al rispetto di un ambiente da proteggere, per cui la nostra Associazione esprime il proprio fermo dissenso alla loro attuazione». Sempre secondo la Facchin gli organizzatori della gara di rally già sospesa a luglio e ora programmata per il 2 e 3 dicembre sui magredi del Cellina stanno cercando deliberatamente di «far passare in sordina questa iniziativa di fronte all'opinione pubblica»
da "Il Gazzettino" di Pordenone, Giovedì 23 Novembre 2000
Pordenone «Il rally fuoristradistico del Cellina non s'ha da fare», tuona Legambiente, ma non soltanto poiché va a intaccare zone di pregio paesaggistico. «Perché - aggiunge lapidaria in una nota firmata da Carla Sacchi, presidentessa del Circolo Prealpi Carniche - lungo il greto del Cellina ci sono cumuli di amianto crisotilo in forma friabile. E poiché dalla legislazione vigente viene definito "rifiuto pericoloso", chiediamo al prefetto (responsabile della salute dei cittadini) che la gara automobilistica del 2 e 3 dicembre non abbia luogo». La presenza dell'amianto viene confermata dai sindaci di Maniago e Monterale, i quali proprio un mese fa hanno commissionato un apposito studio alla ditta specializzata in bonifiche, la De Marco di Pordenone. «Dalle analisi - sottolinea il primo cittadino maniaghese Emilio Di Bernardo - è emersa la presenza di un tipo di amianto (in natura ne esistono 5 classi) non particolarmente preoccupante. Tra l'altro non è neppure penetrato nelle falde. Comunque è pur sempre un rifiuto nocivo, che va eliminato o, quantomeno, messo in sicurezza». Da quanto si è appreso, l'amianto in questione sarebbe stato abbandonato vicino al greto del torrente, nella zona al confine tra i comuni di Maniago e Montereale, da un'azienda privata con la quale c'è un contenzioso legale aperto. «Nei giorni scorsi - aggiunge il sindaco valcellinese, Nevio Alzetta - abbiamo ottenuto un contributo di 100 milioni dalla Provincia per la recinzione dell'area. Io e il collega Di Bernardo abbiamo detto no al passaggio del rally nella zona, sia per la tutela della salute che per i lavori in corso». Mauro Tavella, l'organizzatore pordenonese della corsa, è piuttosto arrabbiato: «Ho saputo dell'amianto da un documento inviatomi dalla Polizia municipale maniaghese. Sono pronto a cambiare percorso, naturalmente, perché non mi è indispensabile far passare le auto dalle parti della Cossana. Ma i problemi veri sono ben altri: in quella zona abbiamo corso l'Italian Baja, una gara mondiale, senza che alcuno ci dicesse nulla rispetto al pericolo in atto. Inoltre l'amianto sarebbe contenuto nel celebre Sic, il Sito d'importanza comunitaria. Ora mi chiedo: è possibile che il Sic sia vietato ai fuoristrada, per rispetto della natura, e non invece all'amianto che minaccia la salute pubblica?». Anche l'Ass 6 ha saputo dell'amianto da Legambiente. «Ho subito disposto una verifica - dichiara Gianni Cavallini, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria -. Premetto che questo materiale è dannoso allo stato volatile, se viene inalato. Faremo analisi veloci e, se dovesse risultare anche un minimo rischio per la salute, il rally non potrà avere luogo. L'intera questione verrà esaminata dalla commissione prefettizia Pubblici spettacoli, dove il parere dell'Ass è determinante».
Antonella Santarelli - Pier Paolo Simonato
dal Messaggero Veneto del 24/11/00
L'area del torrente diventà
tabù.
E non soltanto per la presenza dell'amianto
Sul Cellina un rally impossibile
Un punto interrogativo. Sulla possibilità di disputare l'ultima prova del campionato italiano "Tout terrain", primo rally del Cellina, in programma il 2 e il 3 dicembre nel Pordenonese, giocano vari fattori, non ultima la polemica innestata dagli ambientalisti sull'amianto. «Alcuni piloti spingono per gareggiare &endash; commenta Mauro Tavella, l'organizzatore pordenonese della corsa &endash; Occorre tener conto che nella zona del Cellina c'è tuttora acqua, la quale ha sconvolto le piste: per sistemarle occorre del tempo. In queste condizioni una gara in zona diventa improponibile. Vedremo». Ci sono siti alternativi? «Ci sono. Ma è tutto ancora da definire». E l'amianto? «L'amianto è una cosa, le auto sono un'altra. Nessuno discute l'importanza di salvaguardare la salute pubblica, anzi. Tant'è vero che quando il Comune di Maniago ha comunicato di mantenersi a mezzo chilometro di distanza dalla discarica della Cossana ci siamo messi al lavoro per individuare un tracciato alternativo. Non siamo certo degli sprovveduti. Queste manifestazioni vengono organizzate con tutte le autorizzazioni in regola». Manifestazioni motoristiche quali il Tout terrain o l'Italian bahia sono da da tempo finite nel mirino delle associazioni ambientaliste. L'ultimo a muoversi è stato il Circolo Prealpi Carniche di Legambiente, il quale ha chiesto al Prefetto di vietare lo svolgimento del rally nell'area del Cellina a sud del ponte di Ravedis per evitare il rischio che i fuoristrada, al loro passaggio, sollevino fibre d'amianto, interrato in zona (si tratterebbe di amianto crisostilo, considerato dalla legge come rifiuto pericoloso). «L'amianto &endash; hanno affermato i responsabili dell'associazione &endash; è stato trascinato in quantità non nota verso valle da precedenti e più recenti piene». Da quì la richiesta al Prefetto, di impedire la gara, stante la tutela della salute pubblica. Non è la prima volta che si parla di amianto sul Cellina. Negli anni scorsi vennero scoperte tracce non certo irrilevanti del pericoloso materiale, usato soprattutto in edilizia, in discariche abusive realizzate sul greto del torrente. Recentemente le amministrazioni comunali di Maniago e di Montereale Valcellina hanno commissionato uno studio per valutare caratteristiche e quantitativi del materiale presenti sul proprio territorio, specie nella zona a cavallo tra i due Comuni. C'è la volontà di procedere ad una bonifica, intervento che si preannuncia complesso e soprattutto costoso. Per ora la Provincia ha disposto l'erogazione di un contributo di un centianio di milioni, destinato alla recinzione dell'area a rischio.
dal Messaggero Veneto del 24/11/00
Parere contrario della giunta
Niente rally nei Magredi
L'amministrazione di Maniago si è pronunciata contro il passaggio del rally del Cellina sulla parte del territorio comunale interessata dal percorso. Lo svolgimento della gara si terrà il 2 e 3 dicembre. La giunta ha ribadito il parere contrario, peraltro espresso anche in occasione dell'edizione precedente. L'esecutivo ha esaminato la domanda e le cartine allegate dagli organizzatori, alla luce di sopralluoghi tecnici sull'area. Pur trovando in parte modificato l'itinerario rispetto alla manifestazione precedente, tuttavia è stato rilevato che ancora una volta viene interessata la zona dei Magredi. Si tratta di un'area da tempo protetta e conosciuta per le sue peculiarità ambientali, dalla flora alla fauna. Uno dei pochi lembi territoriali rimasto salvaguardato e allo stato naturale. Una rarità, le cui valenze sono state riconosciute a livello regionale, ma anche fuori dei confini nazionali, tanto da divenire meta e motivo di studio per ricercatori e studenti. Da qui l'atteggiamento protezionistico per il sito da parte della giunta che ha già formulato il proprio diniego, supportandolo con le relative motivazioni. In primis si sottolinea che si tratta di zona di tutela. Ora il documento giuntale sarà fatto pervenire all'autorità competente, ovvero il prefetto di Pordenone.
da il Messaggero Veneto del 24/11/00 di Venerdì 24 Novembre 2000
LA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE. Il caso
sollevato fa spostare la gara dei fuoristrada e accende la polemica
sulla tutela generale dell'ambiente e della salute. «Le piene
rischiano di portarlo a valle»
Amianto nei Magredi, il Pm indaga
Il patron del rally: «Tutti sapevano che c'era, ma non han fatto
alcunchè». Vertice Ass - Arpa
«Tutti sapevano che in più punti lungo il torrente Cellina c'è l'amianto e da anni, ma se ne sono sempre stati zitti, senza preoccuparsi di metterlo in sicurezza, come prevede la legge. Da 15 anni corriamo in quelle zone (dal '92 come Italian Baja) - aggiunge risoluto Mauro Tavella, organizzatore del Rally del Cellina, in programma per il 2 e 3 dicembre - ma soltanto quest'anno ci è stato posto un limite». La denuncia di Tavella.«Lo scorso 18 novembre la polizia municipale di Maniago - continua - mi ha infatti informato sulla presenza della discarica abusiva di amianto, chiedendomi di spostare il percorso di 500 metri dai cumuli pericolosi. E io cos'ho fatto? Ho fatto il mio dovere di cittadino: sono andato a dare la notizia alla Prefettura. Prima nessun altro se n'era curato. Neppure l'Esercito, ente proprietario della zona, che ci rilascia l'autorizzazione per il passaggio sul greto». Indagini della Procura. «Noi non abbiamo problemi a spostarci - conclude Tavella - ma mi auguro che intervenga la Procura e indaghi su chi sapeva, ma ha taciuto». Ma stando a quanto si è appreso la Procura cittadina sta già indagando: da un anno è stato infatti aperto un fascicolo su questo caso, a seguito di esposti inviati da cittadini, contro Regione e Comuni interessati. La complicazione piene.«I Comuni di Montereale e Maniago hanno già ottenuto dei finanziamenti per la messa in sicurezza dei cumuli di amianto crisotilo, ma a mio avviso - sottolinea Gianni Cavallini, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell'Ass 6, che ha disposto un nuovo sopralluogo nella zona - non basta recintarli. Quell'amianto, materiale tossico-nocivo, va eliminato o bonificato, perchè si trova in zona esondabile. E più il tempo passa più aumenta la sua dispersione. Mi chiedo come sia stato possibile autorizzare il Baja in quella zona. È un errore che non dobbiamo assolutamente ripetere. Gli organizzatori da quanto mi consta non hanno ancora avuto l'autorizzazione della commissione prefettizia, ma a questo punto credo che dovranno pensare a un percorso alternativo per il rally».
Vertice con l'Arpa.«Il problema va risolto e velocemente, anche perchè i cumuli sono vicini all'alveo del Cellina. Pertanto - annuncia Gastone Novelli, direttore regionale dell'Arpa - il 5 dicembre faremo una riunione nel Comune di Montereale Valcellina, con i sindaci interessati, l'Ass 6, la Povincia per decidere le modalità di prelievo (per la messa in sicurezza delle persone che operano) e capire l'estensione dell'area in cui è diffuso l'amianto». Una scoperta casuale. «È vero - ammette il sindaco di Montereale Nevio Alzetta - quell'amianto è lì da tanto tempo, ma lo abbiamo scoperto dopo le alluvioni del '98, quando abbiamo deciso di mettere a punto un progetto per la bonifica di varie discariche abusive, sempre in quell'area. E subito dopo anche la Procura ha incominciato la sua indagine su quella discarica abusiva mandando i suoi periti sul luogo».Per la cronaca, Carla Sacchi, la responsabile del Circolo di Legambiente Prealpi Carniche, che ha chiesto la soppressione del rally nella lettera inviata a prefetto, Comuni interessati (sette), Ass 6, Arpa, Genio civile e giornali, denunciando la presenza dell'amianto, è la progettista del piano di bonifica, incaricata dal Comune di Montereale Valcellina. La sua lettera ha avuto l'effetto di una bomba, che mette però in luce tanti punti oscuri su tempi, informazione, tutela dell'ambiente e della salute pubblica.
Antonella Santarelli
ALCUNI SMS- E.MAIL APPARSI SU "IL GAZZETTINO" 24-25/11
Questi presudo ambientalisti dovrebbero gridare al dolore anche contro le esercitazioni militari. Che schifo vedere invece queste dimostranze solo per il rally del Cellina.
Questi rally , per i non informati, vengono comunque svolti in parecchie regioni italiane: vedi rally di Sardegna, rally dell'Umbria, Lazio - Toscana ecc.
I danni alla flora e alla fauna sono comunque non avvertibili. A questi pseudo ambientalisti, e per primo al Wwf, una raccomandazione: invece di parlare agite, andate a pulire le stradine e le tante discariche abusive poste sulle grave dei n.s. fiumi.
e-mail -"no alle ruote selvagge sui magredi" Massimo Menzaghi (menzaghi@tin.it) ore 15.55
e-mail - ipocrisia all'italiana: l'amianto è un problema solo ora che ci passa un rally ? michela lorenzetti(infoprag@tin.it) ore 16.43
e-mail - no alle ruote selvagge sui magredi! oltre a comportare il blocco del centro di pordenone, è una beffa ai danni di tutti i cittadini preoccupati della tutela di un territorio considerato importante a livello europeo! francesca culos (fculos@hotmail.it) ore 17.24
no alle ruote selvagge sui magredi
no alle ruote selvagge sui magredi
no alle ruote selvagge sui magredi. leo (...)
al w.w.f. provinciale non fatevi carico legale dei miei (non unico) diritti contro il rallj t.t.pn
signor sindaco pasini il centro di pordenone non e un autodromo, via i rally da pordenone - stefano da pordenone
vogliamo il rally del cellina!verdi non rompete + le scatole inutilmente.pensate ad altro!ciao ciao...un saluto cordiale a tutti voi da jack
prima di mandarci a fare i rally nel giardino di casa nostra, mi guarderei anche da giudicare un bene prezioso i Magredi vista la presenza di amianto!! Ma i carri armati corrono nel tuo giardino?? ciao ambientalista (malu29@libero.it - ore 13.45)
e-mail -Se l'opinione dei cittadini può essere di aiuto per far rispettare le norme che tutelano ciò che rimane ancora dei nostri ambienti naturali, vi prego di portare a conoscenza delle Autorità preposte la mia protesta contro il rally dei Magredi, previsto per i primi giorni di dicembre. I Magredi sono patrimonio di tutti e non trovo giusto che con una gara, con le conseguenze dirette e indirette, trasformi negativamente un territorio naturale, tutelato anche a livello europeo.(crozzoligiulio@libero.it - ore 16.56)
i magredi non sono solo una distesa di sassi, ma un ecosistema da proteggere e che abbiamo il privilegio di avere vicino. stop al rally . lara vidotto.
no all'amianto nei magredi! altro che rally . cari verdi lo sapevate dal '98 e cosa avete fatto? vergognatevi .thingfree
provate a protestare contro le manovre militari sui magredi se siete veri ambiemtalisti (i militari il rally lo fanno tutto l'anno). by dr feelgood
prima di pensare ai rally sui magredi non si può provare a limitare quelli che devo subire io(e non solo)x andare a lavorare sulla statale maniago-pordenone?
ma saremo mica una razza in via d'estinzione??fate qualche cosa!!!!!!!!!si al rally del cellina!!
Nel vostro vocabolario esiste qualche altra parola oltre a: "NO AL RALLY DEI MAGREDI!"??? in miniera dovrebbero mandarvi!!
ma se non c'era il rally del cellina, nessuno ci avrebbe parlato dell'amianto?
il diniego del rally del cellina non favorisce la natura ma sfavorisce tutti i commercianti come me.+gare+turismo+soldi+lavoro. gianezio
cari ambientalisti ... questo è solo l'inizio!! il bello deve ancora arrivare
mi meraviglio che ci siano ambientalisti che giudichino i magredi importanti a livello europeo! ma leggete i giornali o state ancora dormendo
wwf, la piccola lobby raccontera' la verita' ai cittadini! voi solo menzogne!!
quando i cittadini sapranno la verita' vi nasconderete come l'amianto!
invece di buttare soldi per volantini usateli per bonificare i magredi dall'amianto
wwf leggiti le direttive comunitarie prima di parlare! o non sapete fare neanche quello!
jeep o macchine da rally = gasolio o benzina nell'aria ma i mezzi cingolati vanno a batterie? vorrei che un "sapientone verde" mi rispondesse!
vorrei chiedere ai verdi se hanno agito praticamente per salvare l'ambiente oppure sono solo capaci a polemizzare con le parole. un saluto a tutta la redazione del rally non mi interessa niente,dei verdi penso favoriscano solamente il degrado ambientale.complimenti.
ambientalisti siate coerenti consegnate le vostre patenti altrimenti inquinate!
ambietalisti, la vostra fortuna? essere in pochi e conigli non panda
wwf l'unico modo per essere in 10 di voi, e' fare volantinaggio! continuate e sperate!
no alle ruote selvagge sui magredi
l'amianto era nei magredi dall'89. i verdi si svegliano adesso, dopo il rally buona dormita. fabrizio
i poligoni con i carri armati si, e il rallye no?
sono tutte scuse, il "disturbo" non e creato dalle jeep ma dall'invidia! si al rallye in cellina!
caro gazzettino perche non pubblichi tutti gli sms a favore del rallye del cellina? tutti i no perche non li motivano? (red: sono stati tutti pubblicati, anche senza motivazioni)
ambientalisti finalmente pane per i vostri denti!!
dagli sms ho capito che gli ambientalisti sanno fare bene solo 1 cosa percepire (...)!!!!!!!!!!
allora sto rally lo fasemo? chi che non vol farlo se perche lu non saria bon a organizarlo??
no alle ruote selvagge sui magredi!!!
ambientalisti e wwf continuate cosi'!! stiamo ridendo tutti
verdi della domenica andate a vedere in che condizioni lavorano gli operai in fonderia
non siamo delegittimati, abusivi,illeciti criminali;chi sapeva dell'amianto lo e'!w 4x4
cara (...) responsabile lega ambiente e progettista bonifica, in 2 anni che cosa hai fatto??4x4
dal tono degli sms inviati dai sostenitori del rally viene spontaneo pensare che siano tutti dei rozzi meriterebbero il premio attila per l ambiente tony
UN FAX DA "IL GAZZETTINO" Venerdì, 24 Novembre 2000
Vi scrivo queste righe per dimostrarvi il mio disappunto sulle vicende Rally del Cellina. Premetto che sono un ambientalista convinto ma sono anche razionale nel valutare quello che sta succedendo. Mi sembra che voi vogliate parteggiare in maniera troppo evidente contro il rally , ma attenzione a non abusare delle v.s. penne. Non si può penalizzare quelle poche iniziative private che fanno di Pordenone un polo di attrazione per parecchie persone. Non si può tacitamente non sottolineare che le grave sono le palestre non di pochi esaltati, ma di parecchi cingolati, camion militari che settimanalmente ne occupano gran parte del tracciato.
da "IL GAZZETTINO" del Sabato 25 Novembre 2000
MAGREDI A RISCHIO. Il legale della ditta che
ha prodotto i rifiuti ora considerati tossici racconta come sono
andate le cose. Leone: «Per quella discarica siamo stati
assolti. La responsabilità è di altri»
Amianto, la verità della Sivocci
Intanto mancano i soldi per la bonifica. Ecco il parere della Globo incaricata della messa in sicurezza «Quegli scarti d'amianto sono i residui di lavorazione della ditta Sivocci Est srl, presente da trent'anni a Montereale. Ma l'azienda, tra l'altro tecnologicamente molto avanzata, che produce giunti e componentistica di motori auto, non ha alcuna responsabilità se i suoi rifiuti sono finiti lungo l'alveo del Cellina». Il legale dell'azienda, Cristiano Leone, tiene a precisare l'estraneità della Sivocci in questa vicenda, che sta sollevando polemiche e mettendo in luce un problema, che da tempo mina ambiente e salute pubblica. «Sino a 20 anni fa - continua il legale - non esisteva il problema delle discariche abusive e neppure quello della pericolosità dell'aminato. Pertanto la Sivocci aveva affidato a ditte locali autorizzate il compito di raccogliere i propri residui di lavorazione. Queste ultime, così com'era possibile fare allora, estraevano inerti lungo il fiume, li vendevano e ricoprivano i buchi con i rifiuti. Poi questo comportamento è diventato reato e nel 1989 il titolare dell'azienda, Vittorio Sivocci, è stato indagato dalla procura per l'accusa di aver creato una discarica abusiva, ma è stato assolto dalla pretura di Maniago per non aver commesso il fatto, visto che i rifiuti erano stati portati sul fiume dalle ditte autorizzate alle quali aveva assegnato questo incarico. Ditte che per altro avrebbero cessato l'attività. Poi gli anni sono passati e nessuno ha mosso un dito. Lo scorso anno hanno cominciato a fioccare gli esposti in procura, che denunciavano la presenza dell'amianto ed è stata aperta un'inchiesta per l'ipotesi d'accusa di omissione in atti d'ufficio a carico degli enti competenti a tutelare la salute (escluso l'Esercito, ndr). Il Comune di Maniago allora, con l'ordinanza, numero 24 del 2000, ha ordinato alla Sivocci e anche al demanio, proprietario della zona di bonificare l'area. Naturalmente, stante l'estraneità ai fatti del mio cliente, abbiamo presentato ricorso (n.471) al Tar contro quell'ordinanza e il procedimento amminstrativo è tutt'ora pendente. Ma credo, senza abusare in ottimismo, che anche questa volta avremo ragione. Le responsabilità della scomoda presenza di amianto non sono nostre, ma di altri che per anni, tra l'altro, hanno taciuto». Intanto la denuncia pubblica della Legambiente, resa pubblica con lo scopo di far passare altrove il rally del Cellina in programma il 2 e 3 dicembre, ha fatto scattare tutta una serie di accertamenti da parte dell'Ass e anche dell'Arpa. «Ispezioni e analisi sono già state effettuate dalla procura e anche per conto del Comune di Montereale - dichiara Fabrizio D'Alessio, amministratore delegato della Globo, ditta incaricata dal comune montano della messa in sicurezza dell'area - Sappiamo già in quali zone, in che quantità e anche qual è il grado di pericolosita di quell'amianto, che a dir la verità non è molto elevato in condizioni normali (senza pioggia nè vento). Il vero problema è reperire i fondi per fare la bonifica di quei cumuli, alcuni dei quali si trovano proprio nell'alveo del fiume, in balia delle esondazioni. Con i soldi a disposizione - conclude - entro maggio saremo soltanto in grado di incapsulare i cumuli, coprirli con teli in pvc e recintare l'area con la rete. Ma alcuni residui vanno necessariamente rimossi e portati nella discarica autorizzata in Piemonte. È uno sforzo che si deve assolutamente fare».
Antonella Santarelli
dal Messaggero Veneto del 26/11
VIVARO - Si moltiplicano le prese di
posizione
Continua la battaglia contro il rally: il Wwf è pronto a
ricorrere ai legali
Non accenna a calare d'intensità la polemica sull'opportunità di realizzare una gara rallistica nei primi giorni di dicembre nell'area del Cellina (il campionato italiano "Tout terrain"). In redazione continuano a pervenire messaggi di posta elettronica contrari alla gara. «Più di qualcuno &endash; scrive Massimo &endash; considera ancoroggi i magredi di Vivaro, San Foca e Cordenons solo come un luogo ideale per i rallies fuoristradistici. Le aree magredili, anche se qualcuno è convinto che siano solo distese incolte con quattro sassi, sono ambiti naturali di valore internazionale». Concetto ripreso dai rappresentanti del Wwf provinciale il quale osserva: «Queste gara sono viste con diffidenza da agrcioltori e persino dai cacciatori. Possibile che il rally sul Cellina venga posticipato in un periodo in cui i magredi e le grave divengono corridoio privilegiato per la sosta di rarissimi volatili migratori fra cui alcuni, come l'Albanella reale, dichiarati specie particolarmente protette dalle convenzioni internazionali? Il Wwf è contro questo rally e qualsiasi altro movimento di mezzi fuoristrada civili all'interno e nelle immediate vicinanze dei siti di importanza comunitaria». Se ciò non fosse l'associazione è intenzionata ad adire alle vie legali per tutlare «un territorio che appartiene a tutta la comunità e alle generazioni future».
SMS- E.MAIL APPARSI SU "IL GAZZETTINO" 26/11
rispettiamo un area intensamente bella!non deturpiamo i magredi per gioco.no al rally.gianluca (...)
le ruote selvagge distruggono la flora dei magredi in 2 giorni! e i cingoli dei carri armati in 1 anno? non parliamo delle inondazioni! franz
x i verdi:éda anni ke mettete i bastoni fra le"ruote"a tavella&co,x una voltastate zittike fate 1favore a tutti!via libera ai rally!*aly*
no alle ruote selvagge sui magredi
ehi,verdi,siete anke voi beneficiari del progresso edel benessere;1rally sposta solo4sassi di quella montagna ke andrebbe asportata dagli alvei.calli alle mani?
i bersaglieri corrono ogni giorno con i carri armati.loro non disturbano?o tutti o nessuno.c.le job&jack
grazie ai sindaci di maniago e montereale non abbiamo il rally del cellina, ma abbiamo l'amianto! grazie ancora di cuore
no alle ruote selvagge sui magredi
la piccola lobby cresce! salvate il vostro panda finche' siete in tempo!
dite la verita' sull'amianto. o siete ambientalisti solo quando (...)!
di verde ce n'e'poco conserviamolo!
wwf ambientalisti avete ragione sui magredi ci sono molti (...),stanziali e di passaggio .ma con le gambe..tt.fv.
prima manifestazione di rallycross a cordenons. andrea, non ci credevi? ti aspetto! fabio. ¿ tinto ¿
x il caneva corse, da veri sportivi,si farrebbe delle amicizie e noi acettiamo gli sms vostri però non vi sembra di esagerare con le minacce? speriamo che ....
da questo nasca qualcosa x diventare amici e non conflitti inutili!!!!by aviano corse
ambientalisti smettetela di rompere le scatole achi ha voglia di sport e pensate a cose piu serie sul degrado ambientale
siamo stufi di questi finti ambientalisti prepotenti che vorrebbero far morire uno sport sano come il fuoristrada.un appassionato. robi
no rally!sui magredi andiamoci solo a piedi!
grazie al rally del cellina xche' ha messo allo scoperto tante vere ipocrisie ambientaliste!michela
ipocrisia ambientalista: l'amianto è un problema solo ora che ci passa un rally?
proteggeteci dall'amianto, non dalle jeep!
cari ambientalisti ma chi credete di essere? vi rendete conto della figura che state facendo?
no alle ruote selvagge sui magredi!
da "IL GAZZETTINO" di Martedì 28 Novembre 2000
Ore 23.12 -Salviamo i magredi: ...
Ore 23.12 -Salviamo i magredi: boicottiamo il
rally!
Enrico Chisari
Ore 9 - Per quanto riguarda il rally del
Cellina (risposta al fax di Marco Taviano) gli organizzatori si sono
preoccupati di evidenziare che si stanno dando fare per avere tutte
le carte in regola per al manifestazione del 2-3 dicembre? Ammesso
che essa venga concessa, tutti gli altri rallisti che si osservano
sui magredi da più di un mese per provare il percorso hanno
fatto altrettanto? E dopo questa gara tanti altri ne arriveranno a
frotte per preparsi all'Italian Baja o per diletto personale, durante
tutto il corso dell'anno. Questa sì che è vera
ipocrisia! I carri armati sarebbero dannosi? Intanto non li hanno
certo voluti gli ambientalisti! E comunque almeno loro si esercitano
pochi giorni l'anno, e se non altro hanno il merito di garantire un
presidio contro altre forme di sfruttamento dei magredi. Inoltre i
militari si muovono disciplinatamente seguendo i tracciati, i
rallisti (gara a parte) vanno ovunque: alcuni hanno persino dovuto
ripescarli dal fiume dove erano caduti!
Stefano Vivian - Cordenons (Pn)
Ore 10 -Unisco la mia firma a quanti hanno a
cuore la nostra terra, perché chi di competenza non permetta
che con i rally si faccia scempio dei magredi CCellina Meduna.
Elide Sandre- Azzano Decimo
Ore 20.02 -Siamo un gruppo di giovani cittadini di Maniago (PN). Protestiamo contro la gara di rally che si svolgerà il 2 e il 3 dicembre sui magredi del Cellina. Fate qualcosa!
se il sig.(...) che ha scritto contro il rally e'quello del wwf che ha collaborato come radioamatore all'italian baja,complimenti!!!
dal tono degli sms inviati dai sostenitori del rally viene spontaneo pensare che siano tutti dei rozzi che non hanno nemmeno il coraggio di firmarsi!a.cordenons
gia troppe auto in citta.no ruote selvagge suimagredi -roby
film sui magredi :"alla ricerca dell'amianto perduto". regia mario puiatti,protagonisti gli ambientalisti,produzione wwf.un successo!ale
ambientalisti?:no grazie.
no al rally sui magredi . le prove fatele nei giardini di coloro che sono favoreli alla gara!
xavianocorse siete voi che fate tanto gli spacconi solo perché avete 4 macchine sportive pensate ...vi si mette alla prova e voi vi tirate in dietro?canevacorse
i magredi sono considerati sito di importanza comunitaria con delibera della reg fvg e trasmessa alla ce
ambientalisti volete essere utili ai cittadini? sparite!!!
depasinizziamo i magredi
w il rally del cellinaaaaaaa
aviano rally è il migliore.caneva e folpi devono stare zitti visto che: un relly di caneva o una p.s.di cordenons non le ho mai sentite.
sulle nevi di piancavallo ci sarà la sfida .armate le termiche rallisti mancati.
wwf se siete corenti bloccate lesercito-un consigliere comunale
dal M.V. del 28/11/00 fax ed e-mail
Si può definire "popolo dei fax e delle e-mail". È entrato in funzione per manifestare contrarietà al rally in programma nel fine-settimana nell'area dei "magredi" del Cellina-Meduna. Dopo il «no» fermo dell'associazione degli insegnanti di geografia, delle varie sezioni del Wwf e di altre associazioni ambientaliste e culturali, pubblichiamo i messaggi pervenuti ieri in redazione.
Il 2-3 dicembre si svolgerà il rally dei
magredi, gara già sospesa in luglio perché ritenuta
dannosa ad un territorio naturale, tutelato a livello europeo:
è a rischio uno degli ambienti naturali più importanti
della nostra provincia Prima il rally del Piancavallo, poi l'Italian
Baja, ora il rally dei Magredi, una nuova gara che bloccherà
anche il centro di Pordenone. Non possiamo continuare a subire
passivamente una gara organizzata da una piccola lobby che vuole
imporsi alla volontà dei cittadini, contro le direttive
europee, a danno della natura.
Diego Collini Acli Udine
Prima il rally del Piancavallo, poi l'Italian
Baja, ora il rally dei Magredi, una nuova gara che bloccherà
anche il centro di Pordenone. Non possiamo continuare a subire
passivamente una gara organizzata da una piccola lobby che vuole
imporsi alla volontà dei cittadini.
Diego Fadel
Salviamo le ultime steppe magredili dalle ruote
selvagge!
Lucia
Con questo messaggio dico no alle ruote
selvagge sui magredi del Cellina. In riferimento al rally che si
svolgerà il 2-3 dicembre sui magredi del Cellina, dico no!
Prima di tutto come cittadina, poi come amante della natura, poi come
socia e attivista del Wwf.
Nadia Griggio
Personalmente non ho niente contro i rally, ma
mi domando: "Proprio nelle uniche aree naturali sopravvissute nella
nostra pianura devono farli?". Credo che gli organizzatori dei rally
questa volta abbiano tirato fin troppo la corda: prima ci hanno
provato con l'Italian Baja di marzo (e gli è andata bene), non
contenti ora ci riprovano con il nuovo rally dei magredi! Se va
avanti di questo passo senza che nessuno alzi la voce, ci troveremo a
breve con 4 o 5 gare all'anno svolte sui magredi. Evidentemente
questa gente che si considera sportiva, continua a trattare i magredi
come una distesa arida di sassi, da calpestare con le proprie ruote!
E questo non sarebbe un danno? Pensiamo solamente a questo fatto: gli
organizzatori si sono preoccuapati di evidenziare che si stanno dando
fare per avere tutte le carte in regola per la manifestazione del 2-3
dicembre, ammesso che essa venga concessa, tutti gli altri rallisti
che si osservano sui magredi da più di un mese per provare il
percorso hanno fatto altrettanto? E dopo questa gara tanti altri ne
arriveranno per preparasi all'Italian Baja o per diletto personale.
Purtroppo questo succede perchè nessun controllo viene fatto
su questi territori in gran parte già tutelati sulla carta,
dalla legge regionale e ora anche dall'Europa in qualità di
"sito di interesse comunitario". Credo piuttosto che gli
ambientalisti abbiano aspettato fin troppo per indignarsi nei
confronti di un divertimento svolto da pochi e a danno di un
territorio naturale che appartiene a tutti. Questa del rally del
Cellina è una vera provocazione, la classica goccia che ha
fatto traboccare un vaso già ampiamente colmo. E, come dice un
detto, «Chi troppo vuole nulla stringe!». Manifestazione
come queste, a parte il disturbo diretto che provocano sono
dannosissime e deleterie soprattutto perchè diffondono un
concetto sbagliato di uso e abuso dell'ambiente e dei suoi valori
naturali e culturali già fin troppo compromessi.
Fabian Stefano Laureato in Scienze naturali
Desidero esprimere il mio pensiero riguardo la
manifestazione in oggetto: «Sono contrario al suo
svolgimento». Spacciata dal suo "patron" come una iniziativa
capace di dare lustro alla provincia (addirittura) è invece
l'esempio di come, per soddisfare gli interessi economici e la smania
di protagonismo di pochi, la si vada a impoverire di un bene che
appartiene alla intera collettivita. I magredi "valgono" per il loro
contenuto naturalistico molto di piu che l'effimera notorietà
che ne possono ricavare gli organizzatori. Ringraziandovi per
l'ospitalita
Andrea Brezzi
No alle ruote selvagge sui magredi. Io
lì ci vivo e non intendo sopportare più né carri
armati né ruote selvagge
Dott. Denis D'Agnolo
No alle ruote selvagge sui magredi.
Ann Leonori
Salviamo i magredi: boicottiamo il rally.
Enrico Chisari
Le corse dei fuori strada degli anni passati
hanno portato gravi dissesti ai magredi. La fauna è scappata e
la flora è stata distrutta. Le strade d'accesso per i
cittadini erano sconvolte. Basta corse.
Maria Teresa Biason
Non aderisco alle ruote selvagge del rally nei
magredi.
Denis Valerio
dal Messaggero Veneto del 29/11/00
LA PROTESTA AMBIENTALISTA CONTRO IL
RALLY DEI MAGREDI Continuano a pervenire in redazione fax ed
e-mail
«Difendiamo un angolo unico in Europa» Il "popolo dei fax e
delle e-mail" continua l'attività. La stragrande maggioranza
dei messaggi trasmessi alla redazione riguardano la ferma
contrarietà al rally in programma nel fine settimana nell'area
dei "magredi". Dedichiamo anche oggi ampio spazio ai
lettori.
Egregio Furlanetto, non penso valga la pena
tirar fuori tutte le argomentazioni già note e pubblicate:
farei forse la figura del pasdaran indottrinato e non contribuirei
alla discussione. Non sono un verde sfegatato: sono solo uno che,
provenendo da un'altra zona d'Italia, è rimasto affascinato da
un ambiente raro e particolare come sono i magredi. Non mi interessa
sapere esattamente dove passerà il rally, se altri fanno danni
peggiori o cose di questo tipo: penso che, di fronte anche al minimo
rischio di danneggiare un ambiente come quello magredile, una
manifestazione motoristica sia poca cosa. Non si parla di un rapporto
costi-benefici degno di essere preso in considerazione come salvare
vite umane o promuovere lo sviluppo socio-economico: sul piatto della
bilancia c'è solo del divertimento. Visto pertanto che non
penso ve lo abbia ordinato il medico, penso possiate indirizzare
diversamente il vostro rispettabilissimo bisogno ludico.
Massimo Menzaghi
Innanzitutto signor Menzaghi, la ringrazio in
quanto è l'unica persona che ha risposto alla mia domanda. Mi
meraviglio comunque che mi dica che non le interessa sapere
esattamente dove passerà il rally. Penso che bisognerebbe
prima informarsi. Secondo me è troppo facile dire a priori
«no». Noi non roviniamo l'ambiente raro di cui lei parla:
noi corriamo nelle stesse piste dove corrono i carri armati. Ma
probabilmente i carri armati salvano vite umane oltre che promuovere
lo sviluppo socio-economico. Provi a sostituire la parola "rally"
della sua lettera, con la parola "carri armati" o "esercitazioni
militari" e la invii a Roma. Dopo tutto, loro lo fanno solo 300
giorni all'anno. È troppo facile dire che non le interessa se
altri fanno danni peggiori: allora significa che vuol vedere quello
che vuole lei. Ma probabilmente nel piatto della sua bilancia mette
quello che vuole lei e quando lo vuole lei. Perchè non si
arrabbia con i suoi colleghi verdi per l'amianto? Ma probabilmente
non le interessa neanche quello. Perchè non si informa da
quanto tempo c'era l'amianto «nell'ambiente raro». E i
cittadini di Maniago e Montereale, da quanto tempo lo stanno
respirando? Probabilmente sono cose che rientrano in un piatto che
non metterà mai nella sua bilancia. Io penserei, prima di
andare contro ad una manifestazione che per lei è
divertimento, per molte altre persone è lavoro: ma
probabilmente a lei le basta solo il suo di lavoro. Mi piacerebbe che
lei fosse un titolare di una di quelle aziende del pordenonese e
dintorni che lavorano con noi: alberghi, ristoranti, tipografie
commercianti... Loro sicuramente ne traggono un beneficio, ma
probabilmente non le interessa neanche questo. Le auguro un giorno di
lavorare a stretto contatto con il mondo automobilistico e allora
forse capirà cosa vuol dire sicurezza per le strade, cosa vuol
dire l'inquinamento dato dai veicoli a motore che è diminuito
grazie anche allo studio e alla ricerca durante le competizioni
motoristiche, a cosa servono i test che le case automobilistiche
fanno per migliorare le proprie autovetture. E sicuramente anche lei
avrà un'autovettura. Ma probabilmente a lei non gliene frega
niente se nella strada muoiono centinaia di persone. Io invece ci
penserei in quanto domani potrei esserci io. Penso che l'unica
conclusione sia che lei voglia vedere solo dritto. Signor Menzaghi mi
permetta di suggerirle che ogni tanto debba guardare sia a destra che
a sinistra, bisogna essere realistici. In questo mondo dobbiamo
coesistere: allora per cortesia non rovinateci uno sport, una
passione, un divertimento, un lavoro che facciamo per due volte
all'anno. E non pensi che noi siamo selvaggi, che distruggiamo, che
disturbiamo: siamo uomini come lei, siamo civili, vogliamo rispettare
l'ambiente in cui viviamo. Con un'unica differenza: noi rispettiamo
gli altri.
Mauro Furlanetto
«No» alle ruote selvagge sui
magredi.
Ghino Marchi
Mi unisco al coro di voci di dissenso a questo
nuovo affronto alla natura ed a un ambiente ormai quasi unico in
Europa. Spero che questo giornale faccia sentire la voce, di chi come
me dissente da questo tipo di manifestazioni volute da una ristretta
cerchia di persone.
Claudio Ricci Presidente L'ambiente è vita
Sebbene l'uomo possa circondarsi di ogni oggetto terreno, la sua avidità è illimitata. Spesso svogliato e insofferente cerca la gioia all'interno della natura, straziandola delle sue modifiche o giochi. Gli animali non comunicano più sdegnati dai virus umani. Tocca a noi proteggerli. Saremmo capaci?
«No» alle ruote selvagge sui magredi. La natura è nostra madre e la stiamo ripudiando quando Lei chiede aiuto. Pensiamoci dal cuore.
Ciao sono Laura, volevo lanciare una proposta.
Perchè l'organizzazione del rally e gli ambientalisti non si
incontrano a tavolino per discutere su questa vicenda civilmente? E'
troppo facile lanciare offese attraverso un giornale. Ci si insulta
ci si offende, ma alla fine quello che è l'ostacolo rimane
lì! Non credete anche voi che è inutile girargli
intorno? Poi volevo far presente agli amici amientalisti che non ci
sono solo i magredi da preservare; in Friuli ci sono altri fiumi
nelle medesime condizioni. Io per esempio conosco meglio il
Tagliamento (altro meraviglioso fiume) e ho potuto constatarne
personalmente le condizioni di degrado del fiume nella zona di
Spilimbergo. Lì, le fabbriche scaricano liberamente dentro il
greto. Questi liquidi malodoranti e sicuramente tossici finiscono
direttamente nelle falde sotterranee, senza parlare poi dei
calcinacci, rottami di elettrodomestici, carcasse di pneumatici e
quant'altro la gente ci lascia liberamente. Se poi ci aggiungiamo i
vari incendi che vengono appiccati per poter coltivare... Questo
secondo me degrada molto di più di una gara. Allora dico:
perchè non ne parliamo? Magari qualcosa di buono ne esce!
Grazie e in bocca al lupo.
Laura V.
A nome mio e dell'Associazione naturalistica
Pangea (Bologna) esprimo solidarietà a tutte le forme di lotta
che tendano ad ostacolare l'attuazione di percorsi rally attraverso i
magredi friulani, operando per il mantenimento e il rispetto della
natura.
Giancarlo Marconi Bologna
Anziché mandarvi un Sms vi mando questo
breve e-mail sul rally del Cellina. Ma è proprio necessario
andare a scorazzare in auto in ambienti così delicati e rari?
Non hanno proprio nulla da fare?
Marco
Protesto vivamente contro il rally dei magredi.
Con la presente chiedo l'annullamento della gara in quanto inutile e
dannosa per l'ambiente.
Daniele Evangelisti
Siamo un gruppo di giovani cittadini di Maniago e protestiamo contro la gara di rally che si svolgerà sui magredi. Fate qualcosa.
A proposito di rally e carri armati, chi sente
di avere la coscienza sporca nei confronti dell'ambiente non avendo
argomentazioni se la prende sempre con chi, questo ambiente si sforza
di difenderlo. Le colte argomentazioni dei rallisti sono tutte del
seguente livello: «Ci sono i carri armati? Bene allora facciamo
il rally» (con conseguente coda di imitatori che poi utilizzano
i magredi per tutto l'anno). Ci chiediamo allora perché, dopo
l'Italian baja e il rally del Cellina non costruire direttamente un
autodromo? Sarebbe un'attrattiva eccezionale e fonte di turismo.
Così chi rovina il territorio potrà dire: «Be' ci
sono già i rallisti che fanno di peggio, perché
prendersela proprio con noi?». Il vecchio adagio «Tutti
colpevoli, tutti innocenti» è ancora di moda
Pierluigi Tajariol Porcia
Cara redazione, con la presente sottoscrivo in
toto la richiesta formulata dal Wwf, di cui sono orgogliosamente
socio dal 1991, di non effettuare il rally dei magredi. E' triste
constatare che 8 anni di giunta Pasini abbiano portato come unico
contributo all'innalzamento culturale della città i seguenti
eventi: Pordenone-Baja, rally del Piancavallo in pieno centro e nelle
ore di punta, go kart in piazza XX Settembre. Confido nel suo
successore.
Alessandro Sandri
La gara è eseguibile solo se ci sono le
condizioni del pieno rispetto dell'ambiente.
Luciano Rossi
I magredi li ho conosciuti tanti anni fa in
occasione del presidio contro la costruzione dell'impianto di
compostaggio.E da allora mi è capitato spesso di portare altre
persone, in bicicletta, a vederli. Mi sembra impossibile che per
certe persone l'unico modo di "valorizzare" dei luoghi sia quello di
portarci rumori e inquinamento. Per questo aderisco all'appello del
Wwf e di altre associazioni ambientaliste contro il rally.
Vanni Tissino
GLI ALTRI MALI DELLE GRAVE Intervento del
leghista Fabio Dell'Agnese
«Ma fermiamo anche i carri armati»
Determinato, risoluto e deciso. Il consigliere comunale leghista di Porcia Fabio Dell'Agnese prende espressamente posizione sulle ultime scottanti polemiche riguardanti l'ambiente. La sua attenzione è rivolta alla zona delle grave del Meduna e del Cellina, di cui si proclama profondo conoscitore. " Quella fascia di territorio, che comprende i greti dei due fiumi che vanno da Montereale e Cordenons, corre seri pericoli - ha dichiarato - ci sono grossi problemi ambientali causati da una serie di situazioni gravi che si protraggono da molti anni. In primo luogo il continuo passaggio dei carri armati, usati dall'esercito. Passano anche tre volte la settimana. Durante le esercitazioni se ne contano fino a un centinaio e provocano danni eccezionali. Corrono sulle grave per dieci o anche undici mesi all'anno." Ma la lista dei nemici dei due fiumi non è certamente finita qui. Ci sono altri mali antichi che vessano le grave del Cellina e del Meduna. " Esistono scarichi abusivi di materiali nell'interno dell'area- ha continuato Dell'Agnese - La gente, nelle zone perimetrali della grava, ha la cattiva abitudine di abbandonare le immondizie da troppo tempo. Inoltre va ricordato che la pulizia dei fiumi è ferma da dieci anni. Solo ultimamente il CEIP ha provveduto a riprenderla. Si tratta di una operazione fondamentale per la salvaguardia del territorio. Andrebbe fatta regolarmente. Altro danno è quello procurato dalle montane, che distruggono la strada." E ancora il pericolo forse più grave, emerso proprio in questi ultimi giorni, quello dell'amianto interrato nelle grave. La scintilla che ha fatto scattare la polemica è stata l'organizzazione del primo rally del Cellina. A quel punto si è rivolta l'attenzione alla dannosa sostanza abbandonata nei greti dei fiumi. Qualcuno si è preoccupato che potesse essere riportata in superficie dal passaggio delle auto. Così il consigliere di Porcia ha preso di mira le ultime dichiarazioni di Lega Ambiente, sostenendo di essere " stupefatto che la presidente di Lega Ambiente Carla Sacchi non abbia provveduto parecchi anni fa, quando ancora i fuoristrada non circolavano, a sollevare il problema." Riguardo alla competizione motoristica ha detto che " esistono problemi ben più gravi di cinquanta fuori strada che passano due giorni all'anno. Non sono queste auto che rovinano il Cellina. Inoltre bisogna tener conto che non corrono sulle zone verdi ma su quelle già utilizzate dai carri armati." Come monito generale verso verdi, ambientalisti e Lega Ambiente ha concluso, affermando che " affinchè il consenso della popolazione cresca nei confronti delle tematiche ambientali, sarebbe meglio occuparsi di problemi più importanti».
RALLY Tavella: «E' stata dura, ma ci
siamo riusciti». Resta segreto il percorso della gara
Il "Cellina" si farà regolarmente
Il Rally del Cellina si farà. Serviva specificarlo? Sì, considerato il tiramolla di notizie che s'è scatenato in questi giorni sulla gara. «Il prossimo week-end &emdash; conferma Mauro Tavella, presidente del Fuoristrada Club 4x4 che organizza la manifestazione &emdash; la corsa si svolgerà come da programma. O quasi...». Alcune delle regole base dell'informazione imporrebbero di sapere, oltre al "quando", anche il "dove", ma su questo punto Tavella è totalmente reticente. «Il sito della sfida è segreto, e lo resterà fino all'ultimo momento. Lo comunicheremo ai concorrenti il giorno prima». Come faranno a trovarvi gli appassionati desiderosi di seguire i fuoristrada in azione? «Ci risentiamo venerdì prossimo, così sabato lo leggeranno sul giornale. Ovviamente non è una presa di posizione "dedicata" ai seguaci di queste gare, che sono molti, ma agli ambientalisti che ci attaccano, sostenendo che correremo sui magredi».
Il lato sportivo (sembrerà strano dopo tante polemiche, ma esiste pure quello...) descrive una corsa che concluderà il campionato italiano dei rally tout terrain. I concorrenti saranno una trentina. Dall'elenco iscritti, infatti, sono state tolte le moto (circa 50). «Ci siamo accorti &emdash; spiega così la decisione Tavella &emdash; che il luogo prescelto per la sfida non si prestava a ospitare auto e moto insieme. Così abbiamo optato per le quattro ruote, le uniche interessate alla classifica». Il primo posto del campionato italiano non è in gioco. In compenso, si battaglierà per conquistare le posizioni di rincalzo della classifica assoluta e qualche trofeo di classe: T2, Coppa Diesel e Trofeo Suzuki, ad esempio.
Il percorso complessivo sarà di 95 chilometri e mezzo, con una singola prova speciale da ripetere più volte. Si correrà sabato (dalle 12.30 alle 16: il prologo in Comina e i primi chilometri della gara) e anche domenica, dalle 8.30 alle 14.
Elio Bozzo
Mercoledì, 29 Novembre 2000
fax ore 19.45 - A proposito di Rally , carri armati ed Alluvioni!!! (Risposta doverosa e necessaria al fax pubblicato sul "Gazzettino di Pordenone" di Venerdì 24 novembre - pagina III - con preghiera di pubblicazione!!!) Spero di trovare lo stesso spazio concesso al signor Marco Taviano. Chi sente di avere la coscienza non proprio pulita, non può che prendersela con chi, l'ambiente si sforza di difenderlo! Emerge il tentativo di costruirsi un facile alibi per continuare e danneggiare ciò che già altri danneggiano. Ci sono i carri armati? Bene "allora facciamo il rally !!!" (con conseguente coda di imitatori che poi utilizzano i magredi per tutto l'anno!!!). Perché allora, dopo l'Italian baja e il rally del Cellina il signor Taviano non propone di costruire anche un autodromo sui magredi ? Sarebbe un'attrattiva eccezzionale!! Così chi rovina il territorio potrà dire: "bè ci sono già i rallisti che fanno di peggio, perché prendersela proprio con noi?". Tutti colpevoli? dunque tutti innocenti! Se i fiumi straripano non è colpa di precipazioni eccezzionali, dell'alta temperatura autunnale che impedisce all'acqua di rimanere bloccata in montagna sottoforma di neve.Pierluigi Tajariol - Porcia (Pn)
fax ore 11.53 -No alle ruote selvagge sui Magredi . Protesto vivamente contro il rally dei magredi programmato per il prossimo 2/3 dicembre 2000 e con la presente richiedo l'annullamento della gara in quanto inutile e dannosa per l'ambiente.Daniele Evangelisti
SMS da "IL GAZZETTINO" del 29/11/00
questo rally sa'da fa sabato domenica e sempre!
evitiamo che il rally dei magredi abbia luogo, per il bene della natura. grazie wwf per averci informati. claudia.
si al rally ! no all'amianto!
no alle ruote selvagge sui magredi .
per i cacciatori: rispettate le proprietà altrui e le regole sulle distanze di sicurezza! é meglio per tutti!!
basta con gli interessi economici, proteggiamo i ns magredi . marco biasini.
rally dei magredi : continua il disprezzo per gli ambienti naturali della ns. società opulenta. renzo.
fan... alle macchine e ai motori. no al rally
il relli si farà lignoranza del wwf e stata premiata (red. quella di chi scrive, invece, dovremmo correggerla noi?)
il rally sà da fare. cosa noscia lo dice.
ammia rozzo non lo dici. attila è il nome mio! un saluto cordiale a toni! attilio s. da catania.
si al relli (red. e degliela con sto relli! ma non si chiamava rally ?)
anche se i rally mi piaciono la natura e più importante.
perché pubblicate in neretto i messaggi sui magredi ? già rompono di per sé... (red: lo abbiamo spiegato all'inizio: si tratta di un forum, un dibattito sulla questione e, quindi, lo evidenziamo per facilitare la ricerca dei msg sullo stesso argomento. comunque tra due giorni finisce)
no alle ruote selvagge sui magredi , marco (...)
titti del flora di pn sei fantastica...w il rally e abbasso il campanaro
solo i sassi dei magredi vi capiscono! w il rally del cellina
x il gruppo di giovani di maniago: io fossi in voi penserei all'amianto che state respirando, non ai rally !!
noi saremo rozzi, ma uno che si firma a.cordenons, ancora peggio!! scrivi il tuo nome rozzo!! by mauro
non sapete neanche dove corre il rally del cellina e dite che c'è gente che sta provando il percorso!! incredibile, siete veramente unici!!!
ambientalisti, ma l'amianto è già dimenticato?? pensate a quello e non ai rally !!
"no alle ruote selvagge sui magredi !" claudia
ai piloti del caneva e del aviano corse finitela di rendervi ridicoli x favore nel nome dei ralli che non ha bisogno di voi piloti della domenica pg 75
no alle ruote selvagge sui magredi
i magredi vinceranno sui fuoristrada!by zanetti mara!
"no alle ruote selvagge sui magredi !" claudia (...) - lignano
i ragazzi che organizzano il rally del cellina lo fanno rispettando le leggi e soprattutto rispettando la natura,capito! sono i primi a rispettare, a fatti e non a parole. cari ambientalisti:rispettate se volete esser rispettati.ale
x il caneva corse noi non pensiamo di avere auto sportive,è la verità!noi non ci tiriamo indietro siete voi i vandali che minacciate di sbregare le ruote!aviano
il mio giardino e grande e i testacoda li ho sempre fatti. qundi posso corre nei magredi ,in base ai vostri discorsi,cari verdi
rozzi sarete voi "ambientalisti" dei mie stivali. a parole tutti sono bravi! le mani le avete mai usate al di fuori che per farvi s...e?
sbarriamo la strada a chi non sa divertirsi senza inquinare ! no al rally dei magredi !
no alle ruote selvagge sui magredi
sono cioche difficili e dopo sbornie intense.felicita' la sera e comatosi la mattina.la bira e il whiski no van d'acordo...a batin in testa...beif sempri kel!! volevo dire ke sono daccordo riguardo al rally del cellina. un saluto a tutti i rellisti,un insulto a tutti gli ambientalisti.
per il sedicente "consigliere comunale": impara almeno a scrivere, ignorante! no al rally sui magredi ! #kira#
w i nostri magredi ,non distruggiamoli con i rally
no alle ruote selvagge sui magredi . claudia
mi associo all'appello del wwf per bloccare il rally dei magredi . "no alle ruote selvagge sui magredi !"
si al rally del cellina! si alla buona informazione. carlo
basta con la cattiva informazione si al rally . maura
dal M.V. del 2/12/00 in Cronaca Sportiva
Preceduto da un'ondata di critiche dagli
ambientalisti, è scoccato il giorno della partenza
"Striscia la notizia" sui Magredi
Un equipaggio composto da Staffelli e Ghione parteciperà al
rally
Più facile consegnare un "tapiro d'oro" o districarsi sul tracciato del primo Rally del Cellina? Il dubbio potrà essere sciolto domani, al termine della gara che inizia oggi, rivolgendo la domanda direttamente al notissimo postino di Striscia la Notizia. Alla sfida organizzata dal Fuoristrada Club 4x4 Pordenone, infatti, prenderà parte un equipaggio formato da Valerio Staffelli e Jimmy Ghione, altro volto noto della trasmissione serale ideata da Ricci. Per Staffelli-Ghione è pronta una Jeep Cherokee messa a disposizione dall'organizzazione: la coppia farà da apripista al Rally di Cellina. I due personaggi del piccolo schermo hanno aderito con entusiasmo alla proposta di Mauro Tavella, patron della gara. Le ultime notizie li segnalavano a Pordenone già ieri sera, per prendere confidenza con la città, in attesa di accendere il motore della loro Jeep. I due scalderanno, per così dire, il percorso, partendo davanti ai 24 equipaggi iscritti all'ultima prova del Campionato Italiano Tout Terrain. Un compito ufficiale che richiederà attenzione a Staffelli-Ghione, che dovranno controllare il tracciato e il pubblico prima del passaggio dei concorrenti. L'organizzazione lascia trasparire, tra il serio e il faceto (potrebbe essere diversamente, trattandosi di personaggi di Striscia la Notizia?), che la presenza dei due non si limiterà alla guida, ma che nella valigia di Staffelli ci sia uno dei Tapiri d'oro che l'hanno reso famoso. Da consegnare a chi? Qui sta il mistero... Forse all'ultimo arrivato al traguardo. Le polemiche di questi giorni, infatti, hanno fatto scivolare in secondo piano il fattore sportivo. La sfida è valida per il Campionato Italiano rallies tout terrain, è riservata solo alle macchine e, tra gli iscritti, figurano i migliori interpreti tricolori della specialità. I primi tre numeri dell'ordine di partenza, infatti, sono stati assegnati ad altrettanti campioni italiani: l'1 è sulla portiera del Mitsubishi Pajero 3500 V6 del vincitore tricolore 1999; il 2 su quella dell'unica Pajero Evolution in gara, condotta da Riccardo Colombo, che ha conquistato in anticipo lo scudetto fuoristradistico del 2000. Infine, con il numero 3, vedremo Marco Auteri, campione italiano nel 1998 (per lui una Mitsubishi Pajero 3500 V6). Si corre in località "La Comina", su un terreno battuto, non fangoso, dal sapore... rallistico. Il tracciato è di 7 chilometri, da percorrere nei due sensi per svariate volte: roba da far venire il mal di testa. Niente Magredi e letti dei fiumi Cellina e Meduna. Basterà per placare le polemiche?
Elio Bozzo
Sabato, 2 Dicembre 2000
LA POSTA DI pordenone@gazzettino.it
17.58 28/11 - Il Rally dei Magredi del 2-3 dicembre 2000. Secondo me, la gara è eseguibile solo se ci sono le condizioni del pieno RISPETTO della Natura. Quando questa è offesa, tutto si ritorce su di noi. Grazie per l'ospitabilità e buon lavoro.Rossi Luciano - rossi.luc@libero.it
11.20 30/11 - no alle ruote selvagge sul magredi. cordiali saluti.apassoni@bancamanzano.it
23.20 28/11 - sottoscrivo la l'appello del wwf contro lo svolgimento del rally del 2 e 3 dicembre 2000 portandolo alla vostra conoscenza e sperando che il gazzettino dia spazio nella cronaca alla posizione di chi è contrario allo svolgimento di queste manifestazioni automobilistiche. grazie. paolo bertarelli - via vial di romans 76 -cordenons pn - pbertarelli@iol.it
18.08 29/11 - Preoccupa che a favore del rally,oltre ai ragazzini, scrivano anche consiglieri comunali. Probabilmente provengono dai Comuni più interessati,deliberatamente latitanti in materia di salvaguardia ambientale dal momento che non fanno niente per fermare la corsa. Vergogna!brtommas@tin.it
20.25 29/11 - no alle ruote selvagge sui magredi -cescadr@tin.it
"no ai motori sui magredi". sarà il sindaco appassionato di motori, ma non può trasformare città e dintorni in una pista!luigi.genova@tin.it
22.21 28/11 - anch'io aderisco alla campagna contro la gara di rally del 2-3 dicembre, dal nome "no alle ruote selvagge sui magredi". fabio roccato, adria (ro), amici del parco del delta del po http://space.tin.it/associazioni/faroccat -wtroc@tin.it
20.47 29/11 - basta !! e' ora di smetterla con queste manifestazioni inutili e becere a danno del territorio naturale.lara.simonutti@tin.it
8.39 29/11 - per favore non contribuiamo a distruggere il nostro unico pianeta! no alle ruote selvagge sui magredi!laura verginella - verginel@ictp.trieste.it
13.28 29/11 - non serve essere ambientalisti, ma solo intelligenti, per dire no alla ditruzione dei magredi e si alla costituzione di un parco naturale. -lucaluvi@tin.it
17.04 pordenone 29/11/2000 no alle ruote selvagge sui magredi ! ! ! ! proposta: perchè non dirottare la manifestazione nella casa del grande fratello? potrebbe nascere un nuovo mostro, che so, "il rally del grande fratello - 10 in pistoni e zero in cervello"! -maalime@tin.it
14.11 30/11 - vorrei esprimere la mia opinione e dire no alle ruote selvaggie sui magredi del cellina - meduna!alberto - apeobo@tin.it
6.31 1/12 - no alle ruote selvagge sui magredi e no ad ogni manifestazione motoristica fuori dagli appositi spazi!andrea busato, pordenone - ziobusy@tin.it
13.22 1/12 - "no alle ruote selvagge sui magredi"!!!!!!michele guerra monica armenio gemma guerra anna favale alberto collino stefano venuto federico gigante shenia gava stefania dal mas armemonica@tin.it
15.36 30/11 - per l'hobby di pochi un evidente ed incontestabile danno ad un patrimonio di tutti.claudio basso, pordenone c.basso@iol.it
11.33 30/11 - "no" alle ruote selvagge sui magredi !!!!!!!!!!FBarcherini@bancamanzano.it
17.50 30/11 - siamo contrari all'utilizzo non regolamentato e non limitato dei magredi del cellina-meduna come terreno per competizioni automobilistiche di qualunque tipo.federico fontana anna emilia lenna fontana@sci.univr.it
17.49 29/11 - "no alle ruote selvagge sui magredi"fulvio lenarduzzi lenuzzi@libero.it
22.30 30/11 - volevo dare la mia piccola parte al no sul rally sui magredi... che sia il volere di un comitato organizzativo o anche di molte persone che vorrebbero assistere alla gara, rimane il fatto che il riconoscimento dell'importanza di quell'ambiente e del pericolo di danneggiarlo rimanga grande... per il volere dei cittadini: be'...dubito che se la stragrande maggioranza delle persone, per esempio, ritenesse giusto il reinserimento della schiavitu' un giusto sindaco la reintrodurrebbe...gualtiero badin b_gualtiero@hotmail.com
11.09 1/12 - complimenti al wwf concernente l'appello contro una manifestazione che è dannosa per la natura e logicamente anche per l'uomo. e non ditemi che si tratta di una manifestazione sportiva!!!karl.engel@tin.it
9.40 30/11 - no alle ruote selvagge sui magredi marco davide -maniago marco.davdav@tiscalinet.it
10.28 30/11 - no alle ruote selvagge sui magredimarco. mcrovato@bancamanzano.it
8.04 29/11 - no alle ruote selvagge sui magredi sarebbe proprio ora di finirla. quando si capirà che il vero valore anche economico del patrimonio non sta in questo tipo di "ritorno" (sempre economico)?migan@tin.it
21.50 29/11 - "no alle ruote selvagge sui magredi" ci sto .silla povoledo sillapo@libero.it
00.03 29/11 - "no alle ruote selvagge sui magredi"roberto feletto legambiente pordenone robfele@tin.it
17.09 30/11 - per salvare una sequoia, una ragazza ha vissuto fra le sue chiome quasi due anni. per salvare i magredi, basta un messaggio. chiedo a chiunque ami la natura e l'ambiente che ci circonda di inviare un messaggio contro il rally sui magredi. vi prego, fatelo!!!florisa passudetti rosypassudetti@hotmail.com
14.01 29/11 - no alle ruote selvagge sui magredi grazie!steco74@yahoo.it
Sabato, 2 Dicembre 2000
RALLY E POLEMICHE. Il Wwf risponde per le
rime alle accuse di Tavella, organizzatore della gara Intanto la
troupe di Striscia la notizia annuncia spettacolo e si cala nei panni
di apripista con una jeep Cherokee
Amianto, il tapiro sbarca sul Cellina Ghione e Staffelli,
improvvisati fuoristradisti, vogliono interessarsi anche dell'uranio
impoverito
Anche lo staff di Striscia la notizia parteciperà al Rally del Cellina, che in questi giorni si è reso protagonista delle cronache, non solo per la polemica intrapresa con gli ambientalisti, ma anche per aver fatto emergere un problema ai più sconosciuto: la pericolosa presenza di cumuli di amianto lungo l'alveo del fiume, in piena zona esondabile. Gli organizzatori del Rally si sono visti così costretti a modificare il percorso della gara, ripiegando sulla Comina, ma sicuramente ci hanno guadagnato in pubblicità, anche in considerazione del fatto che sono stati numerosissimi i messaggi, via fax e via e-mail, giunti alla nostra redazione pro e contro la manifestazione motoristica con i fuoristrada. L'eco della polemica è arrivato sino a Canale 5 e il duo Jimmy Ghione e Valerio Staffelli ha deciso di prendere parte alla gara fuoristradistica, con una jeep Ckerokee, nella veste di apripista.Naturalmente si porteranno dietro il famoso tapiro, adesivi e telecamere per fare un servizio sul caso amianto. Ghione non ha voluto assolutamente rivelare chi sarà il destinatario del tapiro, ma sicuramente, ha detto, «non si tratta di Mauro Tavella, ovvero l'organizzatore del rally». I simpatici "inviati" di Striscia, oltre a recarsi sui Magredi, nei comuni di Maniago e Montereale Valcellina per approfondire il caso amianto, hanno fatto capire che sono disposti a fare un servizio anche sull'uranio impoverito. «Aspettiamo soltanto delucidazioni e qualcuno, competente - ha sottolineato Ghione - che si offra di accompagnarci». Hanno invece smentito le voci che li volevano in spedizione punitiva ad Aviano, dove è appena stata "bocciata" la realizzazione della casa per i malati di Aids. Ma lei è in grado di fare un rally? «Tanti anni fa ho fatto un corso di guida veloce», ha risposto Ghione, spesso ospite a Pordenone dell'amico fraterno Giorgio Riem, nonchè della discoteca Papillon. E Staffelli? «Boh - ha azzardato - A forza di rincorrere i politici avrà ben imparato a guidare». Intanto il Wwf, tramite l'esperta Manuela Davanzo, ha replicato alle dichiarazioni di Tavella, che accusava gli ambientalisti di non conoscere bene la normativa vigente per quanto riguarda le zone protette. «È vero che c'è un enorme minestrone normativo - ha dichiarato la Davanzo - ma è anche vero che Tavella non sa che il decantato dpr 357 del '97 dallo scorso mese d'aprile è sottoposto a procedura di infrazione, perchè la Ue ritiene che abbia mal recepito la direttiva comunitaria. Quanto alle zone Sic, Tavella sostiene che sono all'ultimo posto tra le aree considerate sotto tutela. Invece è il contrario: le zone Sic sono super tutelate, più dei parchi naturali. I nostri Magredi sono steppe rarissime. Di simili, ma non con le stesse caratteristiche, si trovano soltanto in Puglia e in Sardegna, in Polonia e nei Paesi balcanici. Si tratta di un territorio delicatissimo, che dovrebbe essere trattato con estremo rispetto. Invece è diventato palestra di allenamenti, rally, divertimenti ed esercitazioni da parte dei militari, che ne comportano il degrado».Antonella Santarelli
da "IL GAZZETTINO" di Domenica 3 Dicembre 2000 S.M.S.
no alle ruote selvagge sui magredi!
derallyzziamo i magredi e il greto del cellina forza wwf non mollate!!! lucia
i fans dei rally: o sono bambini di terza elementare, almeno a giudicare da come scrivono, oppure, il loro e lo sport degli ignoranti!
Il contestato Rally dei magredi riporta alla
luce un problema gia' da tempo sollevato
Spuntano discariche di amianto
L'equipaggio di "Striscia la notizia": "Incredibile stato
d'abbandono"
Erano arrivati nella nostra Provincia per far partecipare provocatoriamente il "tapiro d'oro" al contestatissimo Rally del Cellina. In realta' Jimmy Ghione e Valerio Staffelli, i due inviati speciali di "Striscia la notizia", hanno potuto approfondire i motivi che hanno spinto tanti cittadini della zona a protestare contro l'organizzazione della manifestazione. Uno di questi riguarda la presenza di scarti di amianto disseminati nel corso degli anni. Il caso piu' emblematico e' quello di Montereale Valcellina, il cui territorio comunale e' stato oggetto di un sopralluogo della troupe di Mediaset. Proprio nei giorni scorsi l'area in questione e' stata delimitata da cartelli di pericolo che invitano chiunque a non oltrepassare l'ipotetico confine tracciato dalle indicazioni. "Non appena siamo giunti a Pordenone ci e' stato fatto notare che lungo il greto del torrente Cellina si trovavano anche discariche abusive di amianto", ha specificato a questo proposito Ghione, piu' che mai disponibile ad intrattenersi con i presenti mentre il collega Staffelli, in versione pilota con tanto di casco ornato di tapiri d'oro, posteggiava la sua Jeep Cherokee bianca. "Ci siamo allora recati in vari punti della fascia dei Magredi ed abbiamo documentato quanto ci avevano riferito. Stiamo ancora valutando come impiegare questo materiale ulteriore raccolto in zona anche se prendiamo atto di come si tratti di un fenomeno conosciuto per anni da molti ma che nessuno ha mai affrontato". Durante lo scambio di battute con il giornalista di Canale 5, si è avvicinato pure Valerio Staffelli, temutissimo collaboratore di "Striscia la notizia" incaricato di consegnare il tapiro d'oro a chi se lo meriti per vari motivi. "Incredibile, davvero incredibile", si e' limitato ad esclamare il pilota del fuoristrada, stupito per la portata del caso segnalato. Dopo i saluti, i due sono saliti a bordo del mezzo e sono partiti per i Magredi che si affacciano all'area de La Comina. Il compito di questa jeep cosi' speciale e' stato quello di fungere da apripista alle gare del Rally del Cellina. Date le polemiche dei giorni scorsi contro questa manifestazione, accusata di mettere a repentaglio un ecosistema delicatissimo, la jeep di Canale 5 era stata fornita di un tapiro d'oro. L'animaletto era stato installato per l'occasione sul veicolo. Pensare che anche ieri sono state molte le persone che hanno "accarezzato" scaramanticamente il tapiro posizionato sul mezzo. Perche'? Semplicemente perche' si e' sparsa la voce che l'amato-odiato regalo di Striscia la notizia porti fortuna. A quanti non lo ricevano, e' chiaro.
Fabiano Filippin
MONTEREALE VALCELLINA Nell'area del
Cellina spuntano tante discariche
Greto invaso dall'amianto
L'amianto fa sempre piu' paura nei Magredi. Non a caso a Montereale Valcellina l'area sassosa è stata delimitata da numerosi cartelli di pericolo. Il divieto di oltrepassare il confine tracciato da tali indicazioni interessa una lunga porzione del greto del torrente Cellina, posto sotto la competenza del Genio civile. Con questi cartelli si intende mettere a conoscenza le persone che si avvicinano all'area del fatto che si tratta di una zona soggetta a interventi di bonifica. L'opera dovrebbe riguardare in un prossimo futuro le decine di discariche abusive piu' o meno ampie di crisolito, un composto a base di amianto scaricato in quantita' rilevanti nel territorio comunale. La gravita' della situazione, gia' denunciata alcuni anni fa dalle pagine del nostro quotidiano, appare subito evidente. Nelle immagini raccolte in zona si intravede, infatti, un greto disseminato di ritagli metallici. In realta' quegli strani oggetti non rappresentano altro che scarti della lavorazione dell'amianto. Mentre la questione prende piede a piu' livelli, i residenti di Montereale Valcellina che hanno segnalato questi episodi sottolineano di avere individuato un nuovo sito nel quale sarebbe stato sotterrato altro materiale cancerogeno. Una seppur veloce visita al luogo indicato (il punto dista pochi metri dal campo da calcio Cellina) ha confermato la presenza di ulteriori discariche, in alcuni casi nascoste dai sassi e dalle sterpaglie. "Non si puo' bonificare l'area senza prima aver costretto i responsabili di questi scarichi indiscriminati a fornire le indicazioni necessarie per reperire tutti i siti utilizzati nel corso degli anni " hanno specificato a questo proposito le persone che vivono in paese. Speriamo che quello prospettato non si riveli un semplice intervento di facciata, visto che il crisolito e l'ancor piu' pericoloso crocidolite, ovvero l'amianto blu, sono stati molto spesso sepolti. Da parte sua il sindaco, Nevio Alzetta, ha ribadito come non avesse altra scelta se non quella di proibire lo svolgimento del rally nell'area in questione: "Mi spiace per chi intendeva assistere anche nel Maniaghese alla manifestazione, ma non sussistevano le condizioni di sicurezza pubblica indispensabili". Il rischio, decisamente poco piacevole, era quello che gli pneumatici dei fuoristrada e l'alta velocita' dei mezzi scatenassero una vera e propria tempesta di fibre (cancerogene e quanto mai volatili) del composto.
Fabiano Filippin
da " Il Gazzettino " Ancora fax ed e-mail Scrivono pure i bimbi
Il "popolo dei fax e delle E-mail" ha continuato anche ieri ad esprimere la propria opinione sul rally del Cellina.
I Magredi appartengono per primo alla flora e
alla fauna che gli abita, poi ai friulani, agli italiani e ai
cittadini del mondo. Non certo ai possessori dei fuoristrada che
vorrebbero utilizzarli per il loro diletto personale in spergio al
rispetto dell'ambiente. No allo stupro dei magredi!
Fabio Sirocco
No alle ruote selvagge sui Magredi! Cosi'
recitano le proteste di alcuni lettori del Messaggero Veneto, cosi'
urla il popolo dei fax, cosi' vien da urlare anche a me credendo che
sia imminente la costruzione di un'autostrada nella Valcellina o
qualcosa di simile. Poi leggo e scopro che le "ruote selvagge"
sarebbero quelle del rally del Cellina. Ma il rally del Cellina non
passa dentro i sacri Magredi, come certa disinformazione ha fatto
credere a tutti, e se anche ci passasse, sarebbe in buona compagnia.
Ci passano infatti i camion delle cave di ghiaia nella generale
indifferenza. Ah gia' scordavo che quelli lavorano e creano
occupazione, che e' piu' sacra dell'ambiente. E la discarica di
Maniago sapete dove sta? Perchè non lottate contro quella? E
il piu' grande poligono italiano per le manovre dei mezzi corazzati
sapete dove'? Qualcuno sa dirmi quale e' l'utilita' della diga
di Ravedis che ha massacrato una delle forre piu' belle d'Italia? Ma
cosa potrebbero danneggiare quattro gippette se anche corressero
lungo le strade battute quotidianamente da colonne di camion e ruspe?
Cosa volete che danneggiono gli appassionati che stanno ai margini
delle strade, confronto ai canonneggiamenti, ai missili anticarro e
ai cingoli dei mezzi corazzati della Nato che in quei luoghi tiene
quasi ogni anno le sue piu' grandi manovre del sud Europa? Oggi il
fondamentalismo ambientalista ha preso il posto del bigottismo
moralista degli anni 60. E' la solita equazione: divertimento =
peccato, soprattutto se il divertimento riguarda altri. Attaccare i
peccatori non costa nulla e magari si fa pure bella figura con gli
amici o gli elettori. Capisco di piu' chi si lamenta
dell'inciviltà del "popolo del rally", ma se le strade dopo il
rally son sporche basta obbligare l'organizzazione a ripulirle, se le
proprietà privata viene danneggiata, basta chiedere il
risarcimento dei danni all'organizzazione. O sbaglio? Personalmente
non mi interessa nulla del rally del Cellina, mi interessa invece di
non assistere passivamente a linciaggi gratuiti e effettuati da una
maggioranza a danno di una minoranza che, per quanto discutibili
siano i suoi gusti, ha il diritto di divertirsi come meglio crede
nella misura in cui non arreca danno ad altri. Sperando che la solare
Italia piena di gioia di vivere non si trasformi nella grigia
Svizzera dove da sempre impera il dogma del fondamentalismo
ambientalista, saluto cordialmente.
Francesco Venier
Marta (6 anni), Marco (11 anni), Davide (13 anni) e Lisetta (loro madre) chiedono che questi tipi di iniziative si svolgano in luoghi delimitati e circoscritti e non vadano a rovinare e inquinare i letti dei nostri torrenti. L'ambiente naturale è di tutti: esseri umani, animali, piante non è giusto che una minoranza ritenga di poter fare i propri interessi, senza tenere in considerazione gli interessi altrui.
LA POSTA di pordenone@gazzettino.it di Domenica 3 Dicembre 2000
22.29 29/11 - altro che due soli giorni di gara!! manifestazioni come quelle del rally del cellina sono un magnifico spot per promuovere ed incentivare in ogni angolo dei greti e dei magredi le allegre scorribande di jeep, moto ed automobili nei restanti 363 giorni dell'anno!! e' vergogognoso che i nostri politici locali siano superati in cultura e sensibilità dal sentire della gente comune! questa classe dirigente si arrapica sugli specchi pur di interpretare in modo superficiale e sempre con manica molto larga, le norme vigenti in fatto di tutela. questi signori di fatto sottacciono e quindi promuovono in modo sommerso manifestazioni e gare che sono a vantaggio degli interessi delle piccole ma potenti lobby che li sostengono. i nostri amministratori con una mano chiedono contributi all'unione europea per progetti ambientali, con l'altra aiutano (o cercano di aiutare come possono)i rallisti, chiudendo gli occhi rispetto ad attività dannose al territorio. grazie wwf per averci informato su un iniziativa che si voleva lasciare passare in sordina per porre tutti di fronte al fatto compiuto.con il cambiamento del percorso e della partenza dal centro cittadino una battaglia è già stata vinta, da adesso diciamo : via dai magredi anche l'italian baja!! gabriele rossi gabriel69lab@yahoo.it
19.00 29/11 - ritengo inconcepibile che si possa correre un rally motoristico in una zona naturale vulnerabile e rara come i magredi che, tra l'altro, la regione fiuli e lo stato italiano si sono impegnati a tutelare in base alla direttiva comunitaria habitat. il danneggiamento di questo habitat potrebbe anche provocare l'apertura di una procedura di infrazione contro il nostro paese con il conseguente rischio di sospensione di finanziamenti comunitari per lo sviluppo. paolo lombardi direttore, ufficio programma mediterraneo wwf internazionale. PLombardi@wwfmedpo.org
8.57 29/11 - non sono un'ambientalista e non condivido molte iniziative estremiste delle associazioni ambientaliste. al rally del cellina sono però contrario perchè un ambiente di alto valore naturalistico potrebbe rendere dal punto di vista economico molto di più se sfruttato tutto l'anno per la fruizione naturalistica, magari in abbinamento con il parco dolomiti friulane, piuttosto che un giorno solamente per gare motoristiche. questo messaggio è rivolto anche ai commercianti pordenonesi, che tante pressioni, anche politicamente strumentalizzate, stanno facendo a favore della gara, anche contro gli interessi della collettività utentex@adriacom.it
19.32 29/11 - i magredi li ho conosciuti tanti anni fa in occasione del presidio contro la costruzione dell'impianto di compostaggio. e da allora mi e' capitato spesso di portare altre persone, in bicicletta, a vederli, ad assaporarne le distese ed i silenzi. mi sembra impossibile che per certe persone l'unico modo di "valorizzare" dei luoghi sia quello di portarvici rumori e inquinamento. per questo aderisco senz'altro all'appello del wwf di pordenone e delle altre associazioni ambientaliste contro l'ennesima gara di rally prevista per il prossimo 2 dicembre. roraipiccolo, 28 novembre 2000 vanni tissino vagamond@tin.it
8.15 30/11 - "no alle ruote selvagge sui magredi" qualcuno parlò un tempo di "natura matrigna", oggi scriverebbe versi feroci sugli uomini. maria teresa varnier arnaldo bravin bravina@libero.it
15.46 1/12 - i magredi appartengono per primo alla flora e alla fauna che gli abita, poi ai friulani, agli italiani e ai cittadini del mondo. non certo ai possessori dei fuoristrada che vorrebbero utilizzarli per il loro diletto personale in spergio al rispetto dell'ambiente. no allo stupro dei magredi! fabio sirocco - san giovanni di casarsafsiroc@tin.it
19.08 1/12 - "no alle ruote selvagge sui magredi"03484933370@mail.omnitel.it
14.49 2/12 - ho letto l'appello del wwf e mi sono sentita in obbligo di rispondere. volevo semplicemente dire che le ruote "selvagge" dei fuoristrada corrono esclusivamente dove ogni giorno passano decine di camion. i fuoristrada calpestano i sassi e non credo che sia un problema. nessuno però si preoccupa dell'immondiziaio che c'è nei magredi! ovunque si trovano rifiuti di ogni genere, carte, borse e oggetti in plastica, gomme, lavatrici, lavastoviglie ecc. perchè nessuno si lamenta di questo? lilloa@libero.it
dal Messaggero Veneto Pordenone del 5/12/00
Il dopo-rally. Il Wwf ringrazia il "popolo
dei fax" e fa pressioni su Trieste
«La Regione tuteli i magredi»
Sulla polemica sorta in questi giorni attorno al Rally del Cellina è intervenuto con una lunga nota Vinicio Collavino, presidente regionale del Wwf. «Questi luoghi &endash; sostiene &endash; sono fra tutti, quelli che caratterizzano di più il paesaggio naturale dell'alta pianura della nostra provincia. Rappresentano territori di inestimabile valore con straordinaria ricchezza in termini di biodiversità, Se la gara si fosse svolta secondo quelle che erano le intenzioni originarie ciò avrebbe gettato i presupposti per un nuovo pericoloso precedente ed il rischio di un escalation rallistica a danno dei magredi appena riconosciuti dall'Europa quale sito di importanza comunitaria. E'per evitare ciò, che il WWF ha lanciato un appello, accolto con grande partecipazione da molte persone che hanno inviato una grande quantità di fax e.mail e lettere alle redazioni dei giornali e alla sede del WWF provinciale. A tutti coloro che ci hanno aiutato vanno i più sentiti ringraziamenti. La manifestazione &endash; osserva ancora Collavino &endash; non è partita da piazza Risorgimanto come sembrava dalle intenzioni originarie e ha riguardato solo i Comuni di Pordenone e San Quirino. Vogliamo far sapere ai cittadini che a prescindere da alluvioni ed amianto la stessa gara era già stata sospesa dal Prefetto lo scorso luglio perché incompatibile con la presenza di un sito di interesse comunitario. Gli organizzatori pur di correre hanno dovuto cambiare più volte il percorso limitandolo di molto rispetto alle intenzioni. Al di là di quello che dicono gli organizzatori che da una parte ci accusavano di disinformazione, mentre dall'altra tenevano volutamente nascosta il percorso della gara (come se si trattasse di una questione privata) i fatti ci hanno dato di nuovo ragione. Infatti si è preso finalmente atto che un interesse privato non può scavalcare gli obblighi comunitari che impongono il rifiuto di tutte le azioni che non essendo dettate da valide ragioni di pubblica utilità si svolgono in contraddizione con le finalità per cui il Sito è stato individuato. Il WWf e le altre associazioni vigileranno per verificare che in futuro altre gare come l'Italian Baja non vengano svolte dentro o a ridosso dei Siti di Importanza Comunitaria dei magredi del Cellina e di Tauriano . Con questa iniziativa &endash; conclude Collavino &endash; si intende sollecitare la Regione ad una normativa più rigorosa che impedisca i movimenti indiscriminati di mezzi fuoristrada civili all'interno di tutta l'area magredile».
E-MAIL AL GAZZETTINO
19.28 2/12 - In questi giorni sui magredi gli
organizzatori dell'"Italian baja" volevano imporre una nuova gara
chiamata"RALLY DEL CELLINA". Questi luoghi, sono fra tutti, quelli
che caratterizzano di più il paesaggio naturale dell'alta
pianura della nostra provincia. Rappresentano territori di
inestimabile valore con straordinaria ricchezza in termini di
biodiversità, Se la gara si fosse svolta secondo quelle che
erano le intenzioni originarie ciò avrebbe gettato i
presupposti per un nuovo pericoloso precedente ed il rischio di un
escalation rallistica a danno dei magredi appena riconosciuti
dall'Europa quale SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA. E'per evitare
ciò, che il WWF ha lanciato un appello, accolto con grande
partecipazione da molte persone che hanno inviato una grande
quantità di fax e.mail e lettere alle redazioni dei giornali e
alla sede del WWF provinciale. A tutti coloro che ci hanno aiutato
vanno i più sentiti ringraziamenti La manifestazione non
è partita da piazza Risorgimento come sembrava dalle
intenzioni originarie e ha riguardato solo i Comuni di Pordenone e
san Quirino. Vogliamo far sapere ai cittadini che a prescindere da
alluvioni ed amianto la stessa gara era già stata sospesa dal
Prefetto lo scorso luglio perché incompatibile con la presenza
di un Sito di Interesse Comunitario. Gli organizzatori pur di correre
hanno dovuto cambiare più volte il percorso limitandolo di
molto rispetto alle intenzioni. Al di là di quello che dicono
gli organizzatori che da una parte ci accusavano di disinformazione,
mentre dall'altra tenevano volutamente nascosta il percorso della
gara (come se si trattasse di una questione privata) i fatti ci hanno
dato di nuovo ragione. Infatti si è preso finalmente atto che
un interesse privato non può scavalcare gli obblighi
comunitari che impongono il rifiuto di tutte le azioni che non
essendo dettate da valide ragioni di pubblica utilità si
svolgono in contraddizione con le finalità per cui il Sito
è stato individuato. Il WWf e le altre associazioni
vigileranno per verificare che in futuro altre gare come l'Italian
baja non vengano svolte dentro o a ridosso dei Siti di Importanza
Comunitaria dei magredi del Cellina e di Tauriano . Ciò per
evitare sia i possibili danni diretti (difficilmente quantificabili)
ma soprattutto i più pericolosi danni indiretti dovuti allo
strascico negativo che queste gare lasciano sempre dietro di se,
promuovendo come uno spot pubblicitario un uso scorretto del
territorio naturale e fungendo da irresistibile richiamo nei magredi
di rallisti e fuoristradisti prima , dopo le gare e nel corso di
tutto l'anno. Con questa iniziativa si intende sollecitare la Regione
ad una normativa più rigorosa che impedisca i movimenti
indiscriminati di mezzi fuoristrada civili all'interno di tutta
l'area magredile.
Vinicio Collavino presidente del WWF regionale -
wwfpordenone@libero.it
20.43 2/12 - no alleRUOTE SELVAGGE sui magredi
gruppo montagna fiume veneto giorgio.paron@libero.it
21.08 2/12 - salvaguardiamo quel po' che rimane di incontaminato, salvagurdiamo la natura, salvaguardiamo noi stessi:
"no alleRUOTE SELVAGGE sui magredi"
non vedo xke offendere uno sport come il rally visto ke grazie a questo le auto sono diventate + sicure,le strade di montagna sono tenute in ordine,e..continua
si a qualunque rally! d'altronde danno i permessi di fare le gare di ciclismo su qualsiasi strada senza pensare a chi lavora sulle strade o lontano da casa!!
come volevasi dimostrare il rally c'è stato senza creare disagio alla circolazione ma sopratutto senza coinvolgere i "magredi". ci vediamo all'italian baja '01.
no alle ruote selvagge sui magredi
Silvana
L'ambiente a rischio |
No all'Italian Baja |
No all'amianto - No all'inquinamento |
|
I
Magredi, le nostre praterie |
il
tracciato nell'area
protetta |